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SAN GALLONon pagava gli alimenti, niente naturalizzazione agevolata

25.05.21 - 12:02
L'uomo ha taciuto 40mila franchi di debito sul pagamento degli alimenti alla prima moglie, che ha informato le autorità.
Tipress
Fonte Ats
Non pagava gli alimenti, niente naturalizzazione agevolata
L'uomo ha taciuto 40mila franchi di debito sul pagamento degli alimenti alla prima moglie, che ha informato le autorità.

SAN GALLO - Un uomo di origini algerine ha perso la sua naturalizzazione agevolata dopo che l'ex moglie lo ha denunciato per alimenti non pagati. Secondo il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha agito in maniera fraudolenta nascondendo il debito.

Due matrimoni - L'uomo si era sposato una prima volta con una cittadina svizzera, con cui ha avuto una figlia nel 1989. Dopo il divorzio, si è risposato nel 2000, di nuovo con una svizzera, con la quale ha avuto due figlie nel 2003 e nel 2012.

La denuncia della prima moglie - L'algerino ha ottenuto la naturalizzazione facilitata nel maggio 2018. Un mese più tardi, la sua prima moglie ha espresso la sua indignazione presso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), sottolineando i problemi con la giustizia ginevrina e vodese avuti dall'ex marito, in particolare per il mancato pagamento degli alimenti.

Debito di 40'000 franchi - La SEM ha quindi annullato la naturalizzazione. L'interessato, nel febbraio 2018, aveva ricevuto un ordine di pagamento di 40'000 franchi arretrati nei confronti della sua ex moglie. Due mesi dopo, aveva firmato i documenti della procedura di naturalizzazione tacendo il debito.

Naturalizzazione annullata - Il Tribunale Amministrativo Federale, in seguito al ricorso dell'uomo, conferma ora l'annullamento della naturalizzazione. Si tratta infatti di una procedura strettamente legata al rispetto dell'ordine giuridico svizzero.

Mancata trasparenza - Secondo i giudici di San Gallo, pesa inoltre il fatto che l'uomo abbia dichiarato il falso nel corso delle procedure di naturalizzazione: era infatti perfettamente al corrente dell'ordine di pagamento di 40'000 franchi, ma non l'ha segnalato. Non si tratta, ha aggiunto la corte, di un dettaglio trascurabile, ma di una somma importante che è obbligato a pagare. La decisione del TAF non è definitiva e può essere ancora impugnata davanti al Tribunale federale.

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