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SVIZZERASi allunga la vicenda delle mascherine “strapagate” dall'Esercito

23.04.21 - 12:46
Denuncia contro ignoti dell'MPC per abuso d'autorità, infedeltà nella gestione pubblica, falsità in atti e corruzione
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats
Si allunga la vicenda delle mascherine “strapagate” dall'Esercito
Denuncia contro ignoti dell'MPC per abuso d'autorità, infedeltà nella gestione pubblica, falsità in atti e corruzione
Nel mirino di un giurista lucernese due ufficiali che avevano firmato il contratto con l'azienda Emix, che ha reso milionari due giovani.

BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha sporto una denuncia contro ignoti nell'ambito dell'acquisto di mascherine effettuato l'anno scorso dal Dipartimento federale della difesa, protezione della popolazione e dello sport (DDPS).

I sospetti sono in particolare quelli di abuso d'autorità, infedeltà nella gestione pubblica, falsità in atti e corruzione. Il MPC ha confermato la denuncia all'agenzia Keystone-ATS, dopo notizie in proposito pubblicate dalle testate Tamedia. Ora verrà valutato se i sospetti saranno sufficienti per avviare un vero e proprio procedimento penale.

Secondo quando reso noto dalle pubblicazioni Tamedia, la denuncia parte dal giurista lucernese delle imprese Loris Fabrizio Mainardi. Nel mirino ci sono in particolare due ufficiali, che hanno firmato un contratto con l'azienda Emix, un accordo che ha provocato un aggravio per i contribuenti di 10/12 milioni di franchi. Questo perché i prezzi del prodotto erano eccessivi. Per dovere di cronaca è giusto aggiungere che a inizio marzo l'Esercito svizzero ha trovato una soluzione con Emix Trading AG per le numerose mascherine di tipo FFP2 e KN95 ancora immagazzinate (fra le quali figurano quelle ritirate a titolo precauzionale a causa di una possibile presenza di funghi): l'azienda si è «offerta di sostituire gratuitamente tutte le mascherine fornite e non ancora utilizzate».

Una verifica interna pubblicata ieri proprio dal DDPS giunge però a conclusioni diverse: l'esercito non ha commesso gravi errori, non sono state comprate troppe mascherine e il prezzo rispecchiava le condizioni di mercato, elevate a causa dell'urgenza della situazione. Alcune raccomandazioni per migliorare le procedure saranno tuttavia messe in pratica.

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