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SVIZZERALa speranza di vita è in calo. Per gli uomini e le donne

06.04.21 - 10:15
In Ticino i decessi sono stati più numerosi delle nascite.
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Fonte ats
La speranza di vita è in calo. Per gli uomini e le donne
In Ticino i decessi sono stati più numerosi delle nascite.
La popolazione, però, cresce ancora.

NEUCHÂTEL - La popolazione residente in Svizzera è cresciuta anche lo scorso anno, e ciò malgrado l'aumento dei decessi legato alla pandemia. L'incremento demografico - dello 0,7% su base annua - è uno dei più contenuti degli ultimi dieci anni e si situa al livello di quello registrato nel 2018 e nel 2019. È quanto emerge dai dati provvisori pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Il 31 dicembre 2020 la popolazione ammontava a 8'667'100 persone, 61'100 in più rispetto alla fine del 2019. Il saldo migratorio è stato ancora una volta positivo (+56'500), ma il numero di immigrazioni e di emigrazioni è diminuito rispettivamente del 3,9% e del 15,6% rispetto a un anno prima, precisa l'UST in una nota. È cresciuto il numero di svizzeri immigrati (+6,7%) ed è diminuito quello dei rossocrociati che hanno lasciato la Confederazione (-17,7%). Fra gli stranieri sono risultate in calo sia le immigrazioni che le emigrazioni (-5,6% e -14,9%).

Aumentano i decessi, calano le nascite - Nell'anno in rassegna sono morte 76'000 persone, 8'200 in più rispetto all'anno precedente (+12,1%). I decessi sono aumentati più tra gli uomini (+14,6%) che tra le donne (+9,9%). Si è inoltre registrata una progressione del 12,7% dei decessi fra le persone di più di 65 anni (66'900 casi), mentre nella fascia 0-64 anni la crescita è stata dell'8,2% soltanto (9'100 casi). La tendenza all'aumento si osserva in quasi tutti i Cantoni, ad eccezione di Nidvaldo.

L'eventuale impatto della crisi sanitaria sulle nascite potrà essere appurato soltanto a partire dalla fine del 2020 o dai primi mesi del 2021, sottolinea l'UST. Per quanto riguarda il 2020, si è registrato un leggero decremento (-0,8%) rispetto al 2019, per un totale di 85'500. In controtendenza i Grigioni (+0,2%), San Gallo (+1,0%), così come Soletta, Nidvaldo, Sciaffusa, Vallese, Svitto e Obvaldo (tutti con una progressione di oltre il 2%).

A causa dell'aumento dei decessi, la differenza tra il numero di nascite e morti si è attestata a 9'500 persone, contro le 18'400 del 2019 (-48%). Si tratta del livello più basso dal 2004, rileva l'UST. Nei cantoni di Ticino, Berna, Basilea Campagna, Neuchâtel, Grigioni, Giura, Basilea Città, Sciaffusa e Glarona i decessi sono stati più numerosi delle nascite.

Speranza di vita in calo - Nell'arco di un anno la speranza di vita alla nascita è scesa da 81,9 a 81,1 anni per gli uomini (-0,8 anni) e da 85,6 a 85,2 anni per le donne (-0,4 anni). Questi decrementi sono dovuti in gran parte all'aumento dei tassi di mortalità per le persone in età molto avanzata. La speranza di vita a 65 anni è quindi diminuita di 0,7 anni per gli uomini, passando da 20,0 a 19,3 anni, e di 0,5 anni per le donne, passando da 22,7 a 22,2 anni.

I cali più netti in termini di speranza di vita alla nascita si osservano a Obvaldo, Ticino e Ginevra per gli uomini (rispettivamente -2,5, -2,3 e -2,2 anni) e nei Cantoni del Giura, di Ginevra e Svitto per le donne (-1,8, -1,5 e -1,4 anni).

In calo matrimoni e divorzi

La crisi sanitaria ha probabilmente avuto un ruolo nella flessione del numero di matrimoni e di divorzi. Le unioni celebrate sono state 34'900, il 10,4% in meno rispetto al 2019. Uniche eccezioni: Nidvaldo (+1,6%) e Grigioni (+2,0%).

In calo anche i divorzi: ne sono stati pronunciati 16'100, che corrispondono a una diminuzione del 4,7% rispetto all'anno precedente. Fanno eccezione Svitto, Soletta, Uri, Berna, Giura, Lucerna, Glarona, Basilea Campagna, Obvaldo e Appenzello Interno.

La durata media del matrimonio al momento del divorzio è salita dai 15,4 anni del 2019 ai 15,6 anni del 2020, indice del numero maggiore di divorzi tra le coppie sposate da tanto tempo. Se il comportamento della popolazione osservato nel 2020 dovesse confermarsi in futuro, secondo una stima provvisoria due matrimoni su cinque (39,2%) potrebbero concludersi con un divorzio, conclude l'UST.

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COMMENTI
 

volabas56 3 anni fa su tio
A cosa serve una statistica del genere? Denaro sprecato che si potrebbe utilizzare in modo MOLTO migliore

Ro 3 anni fa su tio
È la statistica più stupita che ci sia. Guardate che prima o poi ..... TUTTI ma proprio TUTTI, compreso il sottoscritto, ..... “ si parte “ Basta illudere la gente, che poi alla fine si convince di essere immortali e che la morte non li sfiorerà mai. Solo una povera società può arrivare a tanto. Bisognerebbe invece parlare della morte, forse il mondo migliorerebbe.
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