Stando a un sondaggio, poche persone si sono già sottoposte a un tampone.
I più propensi a farlo sono gli over 35. Ma delle risposte si evince che in nome di una maggior libertà la popolazione sarebbe disposta a farsi testare maggiormente.
BERNA - Il Consiglio federale lo sta ripetendo da settimane, instancabilmente, durante le varie conferenza stampa: bisogna farsi testare al minimo sintomo, in modo da sbarrare il più possibile la strada al coronavirus. Eppure, con la pandemia dura da oltre un anno, un sondaggio online pubblicato sul Tages-Anzeiger ed effettuato su 4'000 persone provenienti da tutto il Paese rivela che due terzi degli svizzeri non hanno mai fatto un test.
Stando a questo sondaggio, rappresentativo e condotto dall'agenzia zurighese Mindnow, sono i giovani quelli più inclini a procedere con il depistaggio. Tra gli under 35, quasi la metà degli intervistati afferma infatti di essere stato testato almeno una volta per il Covid-19. Solo un terzo degli over 35, invece, afferma di averlo fatto.
Gli svizzeri sono comunque ottimisti sul fatto che i test permetteranno un ritorno alla normalità. Circa il 55% degli intervistati dichiara di essere pronto a farsi testare maggiormente se questo permettesse di ritrovare un po' di libertà. Il 60% accetterebbe di farlo a casa grazie agli autotest che dovrebbero essere a disposizione da mercoledì nelle farmacie.
Inoltre, la metà degli intervistati (53%) ritiene che il Consiglio federale dovrebbe attenuare ulteriormente le sue restrizioni con una strategia di test appropriata. E sono appena un po' meno numerosi (47%) quelli che sostengono di essere pronti a tornare al ristorante o al cinema se l'ingresso fosse possibile solo alle persone il cui test è risultato negativo.