Cerca e trova immobili

SVIZZERALa scorsa settimana la prima vittima tra i 10 e i 19 anni

02.04.21 - 17:43
Non vengono forniti ulteriori dettagli sul rapporto della situazione epidemiologica dell'UFSP
Keystone - foto d'archivio
La scorsa settimana la prima vittima tra i 10 e i 19 anni
Non vengono forniti ulteriori dettagli sul rapporto della situazione epidemiologica dell'UFSP
I dati confermano pure che le fasce d’età tra i 10 e i 29 anni sono quelle maggiormente colpite dalla "variante inglese".

BERNA - Nella settimana tra il 22 e il 28 marzo è stato registrato un decesso nella fascia d’età 10-19 anni. Il primo in Svizzera. È quanto emerge dal Rapporto sulla situazione epidemiologica in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein diffuso ieri dall'Ufficio federale della sanità pubblica (in allegato). In 11 cantoni la scorsa settimana non sono stati però registrati decessi. E questa è una buona notizia.

La fotografia dell'UFSP sull'andamento della pandemia conferma quanto detto settimanalmente nelle conferenze stampa: la "variante inglese" è più appiccicosa e circola di più tra i giovani. In rapporto all’intera popolazione, le fasce d’età tra i 10 e i 29 anni sono state quelle maggiormente colpite la scorsa settimana, ciascuna con oltre 200 casi alla settimana per 100'000 abitanti. 

Una situazione confermata questa mattina dal medico cantonale ticinese, Giorgio Merlani: «La variante britannica è più pericolosa. E le persone più giovani che fanno la malattia possono fare un decorso più grave. Questo si osserva nelle ospedalizzazioni. In questa terza ondata il numero delle persone in terapia intensiva aumenterà».

A livello regionale, il Ticino la scorsa settimana è apparso il cantone tra quelli con l'incidenza più alta. Secondo la tabella dell'UFSP, sono stati segnalati 176,1 nuovi casi su 100'000 abitanti. Solo Uri (297), Ginevra (223) e Vaud (183,2) presentano valori maggiori. Sotto il 100 ci sono solo Sciaffusa (99,6), Appenzello interno (99,2) e Glarona (61,6).

Le gaffe dell'UFSP

A fine aprile 2020 tra le vittime del coronavirus in Svizzera era comparsa una bimba. Ma si è presto scoperto che si trattava di un errore. In realtà, la defunta era una donna di 109 anni. «Quando abbiamo registrato il caso, abbiamo accidentalmente riportato il 2011 come anno di nascita, anziché il 1911», avevano spiegato dall’UFSP.

Precedentemente, la morte di un 27enne era stata conteggiata nelle statistiche dell’UFSP per diverse settimane. Si trattava dell’unica vittima di età compresa tra i 20 e i 29 anni. Ma si è scoperto che l’uomo in realtà era deceduto a 87 anni. Il medico responsabile aveva erroneamente indicato il 1992 anziché il 1932.

A metà agosto aveva fatto il giro di tutta la Svizzera la notizia di un paziente Covid-19 di età inferiore ai 30 anni deceduto nel Canton Berna. Anche in conferenza stampa si era parlato del «tragico caso». Il Canton Berna aveva poi smentito con un comunicato: si trattava di «informazione sbagliata» dovuta a una «confusione nel rapporto clinico di una persona che si trova in isolamento e non presenta sintomi gravi di Covid-19».

Sempre durante l'estate erano giunte dichiarazioni errate in merito ai luoghi dove è più probabile contrarre un'infezione da coronavirus. «Ci saranno delle conseguenze», aveva a quel punto assicurato il consigliere federale Alain Berset.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
ALLEGATI
Settimana 12 - UFSP
NOTIZIE PIÙ LETTE