
BERNA - La Svizzera ha promesso altri 60 milioni di franchi per sostenere la popolazione in Siria e nella regione che da dieci anni soffre per la guerra.
Ad annunciarlo, si legge in un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), è stato il segretario di Stato supplente del DFAE Johannes Matyassy, in occasione della quinta conferenza di alto livello presieduta dall'ONU e dall'Unione europea (Ue).
«Non risparmieremo sforzi per sostenere la Siria sulla via della pace», ha detto Matyassy alla conferenza di Bruxelles, che si è tenuta in forma virtuale per il secondo anno di fila a causa della pandemia di coronavirus.
Dal 2011 a oggi, la Svizzera ha stanziato circa 522 milioni di franchi per contrastare gli effetti devastanti del conflitto sulla popolazione in Siria, Turchia, Libano, Giordania e Iraq. «Si tratta - rende noto il DFAE - del più grande intervento umanitario nella storia della Confederazione».
Sarebbe chiedere troppo come queste elargizioni vengono utilizzate nei paesi destinatari? Quando poi si legge che vengono sponsorizzati paesi come la Turchia che è la negazione di tutto, e ne hanno più di noi, c'è da chiedersi come vengono fatte queste scelte.