Cerca e trova immobili

VAUDUna "epidemia" di allarmi bomba nelle scuole

26.03.21 - 16:51
Una dozzina di episodi in diversi istituti di Losanna. La Polizia ha interrogato venti ragazzi, e ne ha fermati quattro
keystone
Un agente della Polizia cantonale durante uno degli interventi, alla scuola Commerciale di Losanna (EPCL).
Un agente della Polizia cantonale durante uno degli interventi, alla scuola Commerciale di Losanna (EPCL).
Fonte ATS
Una "epidemia" di allarmi bomba nelle scuole
Una dozzina di episodi in diversi istituti di Losanna. La Polizia ha interrogato venti ragazzi, e ne ha fermati quattro
I giovani - due ragazzi e due ragazze - sono accusati di avere lanciato due falsi allarmi. Sugli altri episodi continuano le indagini

LOSANNA - La polizia cantonale vodese ha fermato quattro persone, tutte maggiorenni, sospettate di essere all'origine dei falsi allarmi bomba che hanno scosso nelle ultime settimane gli istituti scolastici della regione di Losanna. Sono tutte state poste in detenzione preventiva.

Si tratta di quattro giovani adulti che frequentavano le scuole interessate dai falsi allarmi, di età compresa tra i 18 e i 23 anni, e più precisamente di due donne - rispettivamente di nazionalità svizzera e croata - e due uomini - uno svizzero e un cileno-, si legge in una nota odierna della polizia. Sono tutte domiciliate nella regione losannese e godono per il momento della presunzione d'innocenza.

Questi quattro arresti concernono i falsi allarmi bomba al liceo di Renens del 12 marzo scorso e alla Scuola professionale commerciale di Losanna (EPCL) del 24 marzo scorso.

Dal 27 gennaio, complessivamente una dozzina di falsi allarmi hanno scosso gli istituti scolastici losannesi. Gli inquirenti hanno condotto numerose investigazioni e hanno proceduto all'interrogatorio di una ventina di studenti. Altri interrogatori sono previsti nel fine settimana, spiega ancora la polizia.

Tali atti sono considerati una minaccia grave all'ordine pubblico e al valore fondamentale rappresentato dalla formazione. In questi casi le conseguenze possono essere molto pesanti per gli autori, ricordano le forze dell'ordine.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE