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Dal Ticino alle piste sovraffollate: «Abbiamo venduto gli skipass»

BERNADal Ticino alle piste sovraffollate: «Abbiamo venduto gli skipass»

20.03.21 - 23:27
Una comitiva di Lugano si è imbattuta in una brutta sorpresa sulle piste di Grindelwald
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Dal Ticino alle piste sovraffollate: «Abbiamo venduto gli skipass»
Una comitiva di Lugano si è imbattuta in una brutta sorpresa sulle piste di Grindelwald

BERNA - Il confinamento ci ha resi tutti un po' agorafobici. Ma la scena in cui si sono imbattuti cinque amici di Lugano alla stazione sciistica di Grindelwald (BE), sabato mattina, sarebbe un incubo anche in tempi normali. 

Code interminabili alla biglietteria, sale d'attesa sovraffollate. Le immagini inviate in redazione parlano da sole. «Siamo rimasti di stucco, non ci aspettavamo una folla simile» racconta un 30enne della comitiva, giunta dal Ticino per trascorrere il weekend "lungo" nella località sciistica dell'Oberland bernese. 

All'indomani dell'annuncio del prolungamento delle restrizioni da parte del Consiglio federale, nelle stazioni sciistiche non è cambiato molto. Anzi: sono in molti ad aver approfittato del bel tempo, in uno degli ultimi weekend della stagione invernale. 

Tra i malumori del settore della ristorazione, le piste da sci d'oltre Gottardo hanno registrato il pienone un po' ovunque durante il Ponte di San Giuseppe. Con esiti che ricordano quelli visti sulle nevi di Verbier a dicembre. Ma anche in Ticino non sono mancati i problemi, come pure gli appelli per ridurre gli affollamenti in coda per le seggiovie. 

A Grindelwald «la situazione era a dir poco insostenibile» lamenta il nostro interlocutore. «Tutti indossavano la mascherina, per carità, ma le distanze non erano assolutamente mantenute». La comitiva ha rivenduto gli skipass e ha passato la giornata «facendo una passeggiata sulla neve» prima di tornare in Ticino. 

 

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