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Crisi Swiss: «Un salto indietro di 50 anni»

ZURIGOCrisi Swiss: «Un salto indietro di 50 anni»

04.03.21 - 10:55
Le vendite hanno subito una flessione di oltre il 70%. Previsto un ridimensionamento del 10%.
20minuten
Crisi Swiss: «Un salto indietro di 50 anni»
Le vendite hanno subito una flessione di oltre il 70%. Previsto un ridimensionamento del 10%.
Le speranze sono ora tutte nelle vacanze estive e nelle vaccinazioni. Sotto il profilo della sicurezza arrivano rassicurazioni: «La qualità dell'aria negli aerei è buona».

ZURIGO - A causa della pandemia di Coronavirus l'anno scorso, per la prima volta in 15 anni, Swiss è piombata in profondo rosso. La filiale di Lufthansa ha registrato una perdita operativa di 654 milioni di franchi dopo un utile operativo di 578 milioni nel 2019. Il fatturato è sceso del 65,2% a 1,85 miliardi di franchi, ha comunicato oggi Swiss. Il numero di passeggeri trasportati ha subito una flessione del 74,5% rispetto al 2019 a 4,79 milioni di persone.

Aviazione in ginocchio - Di fronte a queste difficoltà, Swiss «valuta ulteriori misure» per rimanere competitiva. Il nuovo CEO Dieter Vranckx ha ipotizzato anche un eventuale ridimensionamento della flotta aerea. «Il Coronavirus ha messo in ginocchio l' aviazione», ha spiegato in conferenza stampa. «Il traffico aereo è crollato di due terzi in tutto il mondo e quasi nessun aereo è decollato tra marzo e giugno».

300 miliardi di perdite - Secondo il nuovo CEO, le compagnie aeree di tutto il mondo hanno avuto quasi 300 miliardi di perdite di guadagno a causa della pandemia. Anche per Swiss di tratta della più grande sfida nella storia dell'azienda. Nonostante in estate ci sia stata una ripresa, le restrizioni ai viaggi sono diventate presto un nuovo ostacolo. Ciò ha portato a un crollo delle vendite senza precedenti. «Fa male guardare questi numeri», afferma il nuovo CEO.

Swiss ha dovuto ridurre drasticamente i suoi costi fissi. Così è stato possibile tenere sotto controllo le perdite. Vranckx si è detto grato per gli aiuti statali e il lavoro ridotto, che «hanno aiutato molto».

«50 anni indietro» - «Il 2020 è stato un anno molto difficile e ha avuto un impatto significativo sulle nostre finanze», ha sottolineato il CFO Markus Binkert. «Con 4.790.000 passeggeri, abbiamo registrato un numero che non si vedeva dal 1973. Quindi abbiamo fatto un salto indietro di 50 anni», aggiunge. È stato solo grazie al business dei cargo se il risultato non è stato peggiore.

Swiss è stata in grado di offrire molte rotte a lungo raggio solo grazie ai voli cargo. Alcuni aerei passeggeri sono stati convertiti per il trasporto merci. «È stata una strategia importante per noi, ma solo una goccia nell'oceano», ha sottolineato Binkert.

«Siamo stati una delle prime aziende a introdurre il lavoro ridotto», ha aggiunto Binkert. Due terzi dei progetti operativi sono stati immediatamente interrotti e la flotta è stata messa a terra.

Tagli importanti - Swiss ha anche introdotto un blocco delle assunzioni. Ha tagliato 500 posti di lavoro e ad oggi conta un totale di 1000 posti di lavoro in meno. È riuscita a ridurre i costi fissi di un terzo adeguando l'organizzazione. Anche la gestione operativa è stata ridotta del 20%.

Perdite per 2 milioni al giorno - Secondo Binkert, Swiss registra normalmente un profitto di 50 milioni di franchi al mese. Durante la crisi, tuttavia, ha subito una perdita di circa 2 milioni di franchi al giorno. Binkert ha ringraziato per gli aiuti statali. «Abbiamo ancora un miliardo disponibile dai prestiti bancari», ha spiegato.

La compagnia aerea confida nelle vacanze estive e nella campagna di vaccinazione. Meno buone le previsioni per Pasqua. 

Qualità aria - Sui concetti di protezione, Il capo operativo, Thomas Frick è stato rassicurante: «Rispetto ad altri spazi chiusi, l'aereo ha una migliore qualità dell'aria. Riteniamo di poter proporre l'aereo come mezzo di trasporto sicuro», sottolinea.

Prospettive - Vranckx ha fornito la sua previsione: «Non c'è una rapida ripresa in vista. La situazione è peggiorata all'inizio del 2021». Vranckx presume che la domanda crescerà lentamente e si tornerà a viaggiare gradualmente. Sarà quindi necessaria una ristrutturazione della compagnia aerea con un ridimensionamento nell'ordine del 10%. «Swiss deve diventare più snella e più agile». La strategia definitiva non è stata ancora presa, ma è già stato deciso che la gestione verrà ridimensionata. Il responsabile operativo Thomas Frick si dimetterà ad aprile e il CEO Vranckx assumerà anche il suo ruolo.

Certificato di vaccinazione - Vranckx sostiene di voler conciliare la protezione della salute e la libertà di viaggio per rendere nuovamente possibili i voli. Pertanto afferma di accogliere con favore anche il certificato di vaccinazione. «Il traffico aereo internazionale è un'ancora di salvezza fondamentale per l'economia svizzera», ha concluso. «La situazione rimane impegnativa e richiede una disciplina dei costi. Gli elementi fondamentali di Swiss sono l'attenzione al cliente e il volo sostenibile. Il programma di ristrutturazione è la base per potersi nuovamente posizionare positivamente in futuro».

Ridimensionamento

I primi 500 posti di lavoro sono stati tagliati nel 2020, con altri 500 a seguire quest'anno. «I colloqui per questo ridimensionamento sono attualmente in corso», ha spiegato il nuovo CEO Vranckx.

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COMMENTI
 

F/A-19 3 anni fa su tio
Ma perché ci preoccupiamo di swiss che è un’azienda tedesca. Di svizzero ha solo il nome.

Volpino. 3 anni fa su tio
Next grounding dopo la Swissair.
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