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BERNA«Non abbiamo ancora abbastanza vaccini»

02.03.21 - 15:01
I negozi svizzeri sono aperti. In diretta da Berna gli esperti della Confederazione e dei Cantoni.
20minuten
I negozi svizzeri sono aperti. In diretta da Berna gli esperti della Confederazione e dei Cantoni.

Come ogni martedì è giunto il momento del settimanale incontro con gli esperti della Confederazione per fare il punto sulla situazione pandemica in Svizzera. Oggi, però, il consueto momento informativo si terrà senza la presenza di nessun rappresentante della task force, recentemente criticata dalla politica.

La Commissione economia e tributi del Nazionale, ha proposto infatti che ad esprimersi sull'andamento epidemiologico in Svizzera siano solo il Consiglio federale e il Parlamento.

Questi i partecipanti alla conferenza stampa:

    • Anne Lévy, direttrice dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
    • Virginie Masserey, responsabile della Sezione malattie infettive dell'UFSP
    • Fosca Gattoni, capo supplente della sezione Diritto sugli agenti terapeutici, UFSP
    • Rudolf Hauri, medico cantonale di Zugo, presidente dell'Associazione dei medici cantonali
    • Milo Puhan, Direttore dell'Istituto di epidemiologia, biostatistica e prevenzione, Università di Zurigo
    • Amedeo Cianci, capo Sezione ambito giuridico 2, UFSP
14:58

Quanto sono grandi le differenze di comportamento tra le regioni?

«Ci sono solo piccolissime differenze», spiega Puhan. «Praticamente alcuna quando si tratta di indossare una mascherina e mantenere le distanze. Semplicemente non sappiamo spiegare perché ci sia una così grande differenza nella rilevazione degli anticorpi».

14:47

Gli esperti sono davvero positivi?

«È positivo che siamo anche a un livello basso di contagi», afferma Masserey. «Ma è vero anche che le varianti mutate possono portare a un cambiamento repentino».

14:46

Perché nessuno della task force a questa conferenza stampa?

«Questa è una pura coincidenza, la task force è solitamente presente alle conferenze stampa ogni due settimane».

14:45

È una buona o cattiva idea che la task force parli pubblicamente?

Poiché si tratta di una discussione politica in corso, la domanda non trova risposta.

14:43

Esistono informazioni sulla possibilità o meno di trasmettere il virus da parte dei vaccinati?

«I dati provenienti da Israele e Inghilterra mostrano che la vaccinazione può davvero interrompere la trasmissione del virus», spiega Puhan. «Ma ci vorrà molto tempo prima di avere dati attendibili».

14:42

Perché non è possibile risalire sempre alle catene di contatto?

«Non è per nostra incapacità, ma piuttosto perché le persone non riescono sempre a ricordare tutti i loro contatti», risponde Hauri.

14:41

Cosa ha imparato l'UFSP dalla pandemia?

«Faremo il punto quando la pandemia sarà finita», risposte Lévy.

14:40

Il canton Grigioni è un modello per gli altri cantoni?

«I cantoni devono decidere da soli se il modello è adatto a loro», afferma Lévy. «La situazione epidemiologica varia da cantone a cantone e ci sono tanti fattori da considerare. Ad esempio quanto sia urbana o rurale la regione d'interesse».

14:38

Entro quando saranno vaccinati tutti coloro che lo vogliono?

«Ci aspettiamo che per l'estate avremo vaccinato tutti coloro che lo desiderano», risponde Masserey.

14:37

È il momento delle domande

14:37

Test di massa

«I test di massa sono già in corso in diversi cantoni», conclude Hauri, «ma aiutano solo se vengono eseguiti più e più volte. Nel canton Zugo, ad esempio, scolari, insegnanti e impiegati amministrativi vengono sottoposti a test due volte a settimana. Ci vuole molto impegno».

14:36

«La primavera è nell'aria»

«Siamo tutti contenti delle nuove misure», afferma Rudolf Hauri, medico cantonale di Zugo e presidente dell'Associazione dei medici cantonali. «La primavera è nell'aria». È quindi importante mantenere bassi i contagi.

 

«Ci sono però nuvole scure sopra di noi: le mutazioni hanno preso il sopravvento», sottolinea Hauri. «Le vaccinazioni procedono, ma con il freno a mano tirato perché abbiamo ancora pochi vaccini». «Ci aspettiamo buone notizie dalle case di cura», conclude, «Una combinazione tra vaccinazioni e test per le persone di contatto senza sintomi può consentire ulteriori passi avanti».

14:30

Covid lungo

«Il Long Covid contiene molti sintomi diversi», spiega Puhan. Secondo uno studio ginevrino, il 32% delle persone colpite ha ancora almeno 1 sintomo dopo 6 settimane. Uno studio di Zurigo afferma che dopo 6 mesi il 26% non si è ancora ripreso. Tuttavia non è ancora chiaro come il Long Covid influenzerà nel lungo termine la popolazione. Sono attualmente in corso ulteriori studi.

14:27

Per quanto tempo le persone rimangono immuni?

Quanto dura l'immunità? «Dopo 6 mesi, oltre il 90 per cento delle persone infette ha ancora anticorpi rilevabili», aggiunge Puhan.

14:26

Corona Immunitas

Milo Puhan, direttore dell'Istituto di epidemiologia, biostatistica e prevenzione dell'Università di Zurigo, riferisce sul programma di ricerca Corona Immunitas ch vede occupate varie università nel raccogliere maggiori informazioni sul coronavirus. «Siamo ad un traguardo entusiasmante», sottolinea. «In due cantoni abbiamo già un'influenza visibile delle vaccinazioni sulla sieroprevalenza, ovvero sulla percentuale della popolazione che ha anticorpi contro il coronavirus». Si può constatare inoltre come il sud e l'ovest della Svizzera sono più colpiti dalla 1a e 2a ondata rispetto alla Svizzera tedesca.

14:23
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14:20

Numeri di vaccinazioni

Il numero di vaccinazioni continua ad aumentare, finora sono state somministrate 1.164.075 dosi e 260.000 persone in Svizzera sono completamente vaccinate. «Partiamo dal presupposto che l'intero personale dell'ospedale sia stato vaccinato», ha detto Masserey.

14:19

Il declino ristagna

«La situazione epidemiologica è piuttosto buona, ma il calo continua a ristagnare», sottolinea Virginie Masserey. «SI registra un ulteriore calo dei decessi e dell'occupazione ospedaliera. Ma le varianti con mutazioni continuano ad aumentare.Masserey presume che quasi il 70% delle infezioni in Svizzera possa essere ricondotto alle varianti.

14:18
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Tracciabilità dei contatti e app Covid

Una parola sul tracciamento dei contatti: «Con il numero decrescente di casi, il tracciamento dei contatti è diventato di nuovo prioritario. Se il numero di infezioni aumenta di nuovo, il tracciamento completo diventerà nuovamente difficile».

 

Sull'app Covid: «Viene utilizzata da quasi 2 milioni di persone ogni giorno. L'app può anche aiutare a tenere traccia delle catene di infezioni, in particolare con le prossime riaperture».

14:15

Gli autotest non sono ancora consentiti

L'UFSP appoggia l'ampliamento della strategia di test sulla popolazione, ma per quanto riguarda gli autotest, spiega Lévy, «non ce ne sono ancora di approvati in Svizzera». «La qualità è troppo bassa, non sono affidabili come i test PCR» aggiunge. 

 

L'UFSP non li esclude a priori, anzi. «In futuro potrebbero essere approvati. Tuttavia, la qualità deve essere garantita e, in caso di risultato positivo, deve essere effettuato un test di conferma. Va considerato infine il rischio che vi siano problemi nel trasferimento dei dati».

14:08

I cantoni possono imparare gli uni dagli altri 

Lévy passa alla strategia dei test. «Non vanno testate solo le persone con sintomi, ma anche le persone esposte o che lavorano con persone a rischio. Inoltre, i test di massa, come a St. Moritz e Adelboden, possono contenere focolai» spiega.

 

Finora 17 cantoni hanno presentato alla Confederazione un progetto per testare persone asintomatiche. Lévy conta sugli scambi tra cantoni. «I Grigioni e Basilea Città hanno messo a disposizione i loro sistemi, altri Cantoni possono copiarli», sottolinea.

14:05

«La situazione è fragile»

La prima a parlare è Anne Lévy, direttrice dell'Ufficio federale della sanità pubblica. Richiama immediatamente l'attenzione sulle aperture da lunedì. «Il Consiglio federale ci offre una prospettiva dopo un lungo anno con il Covid. Ma la situazione è ancora fragile. Uno sguardo a ciò che accade fuori dai nostri confini mostra come la situazione possa peggiorare di nuovo».

14:02
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