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BERNA Casi di rigore: «Aiutare anche le filiali»

16.02.21 - 12:05
La Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati chiede di semplificare le procedure per gli aiuti.
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Fonte ats
Casi di rigore: «Aiutare anche le filiali»
La Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati chiede di semplificare le procedure per gli aiuti.
La richiesta è che le filiali o succursali "chiaramente identificabili" possano sollecitare l'aiuto previsto per i casi di rigore separatamente per ciascuna filiale o succursale indipendentemente da dove si trovi

BERNA  - Nell'attesa che il Consiglio federale decida domani se allentare o meno le misure di protezione, la Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) chiede al governo di semplificare ulteriormente le procedure per concedere aiuti alle imprese in difficoltà, estendendo gli aiuti anche alle filiali o succursali di quest'ultime.

In merito al progetto di revisione dell'ordinanza attualmente in consultazione presso i Cantoni, la CET-S vorrebbe (8 voti a 4) che le filiali o di succursali "chiaramente identificabili" possano sollecitare l'aiuto previsto per i casi di rigore separatamente per ciascuna filiale o succursale, sia nel caso in cui quest'ultime siano situate in Cantoni diversi sia che si trovino nello stesso Cantone. Secondo la maggioranza della Commissione, ciò consentirebbe di evitare che queste imprese vengano svantaggiate, in particolare rispetto alle aziende in franchising.

Con 6 voti a 5 e una astensione, la CET-S auspica che per le succursali o le filiali situate in un altro Cantone sia competente quest'ultimo e non il Cantone in cui l'impresa ha sede. La CET-S crede altresì che un aumento dei limiti finanziari per i contributi a fondo perso permetterebbe anche di migliorare l'aiuto concesso a questo genere di imprese.

Circa la possibilità che un Cantone aumenti il contributo a fondo perduto per impresa a 8 milioni di franchi al massimo qualora i proprietari aggiungano nuovi fondi propri o i finanziatori rinuncino ai propri crediti, la CET-S pensa che questo meccanismo sia troppo rigido. Si potrebbe invece esaminare la possibilità di un allentamento, prevedendo ad esempio un obbligo di rimborsare i contributi in caso di successiva vendita dell'impresa.

La CET-S ritiene importante che l'esecutivo, a prescindere dagli aiuti finanziari, offra alle imprese prospettive e sicurezza pianificatoria affinché possano proiettarsi nel futuro. In particolare, il Consiglio federale è invitato a precisare in base a quali criteri si svolgerà l'allentamento graduale delle misure per l'economia.
 
 

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