L'Ufficio di sanità pubblica ha reso noto il programma di vaccinazione per i prossimi mesi.
L'obiettivo è quello di vaccinare tutti coloro che lo desiderano entro fine luglio. Ma secondo il presidente dell'associazione dei medici cantonali sarà molto difficile da raggiungere.
BERNA - Tra due mesi - ritardi sulle consegne dei preparati permettendo - toccherà ai giovani vaccinarsi. L’esercito ha pubblicato ieri, giovedì, i programmi di consegna delle dosi di vaccino. Dalla programmazione si evince quando e chi potrà vaccinarsi nei prossimi mesi. Secondo il piano fornito dall’Ufficio federale della salute pubblica, a partire da maggio potranno vaccinarsi sia la popolazione adulta che i giovani. L'unica condizione? «È quella che entro la fine di aprile tutte le categorie a rischio abbiano potuto ricevere il preparato».
A causa dei ritardi nella consegna, infatti si calcola che le ultime persone a rischio possano ricevere la seconda iniezione a fine di aprile, ed essere così completamente protette. Stiamo parlando dei malati cronici e di quelli di età superiore ai 75 anni (qui sotto la strategia di vaccinazione e la suddivisione dei gruppi).
Il 75% degli adulti potrebbe farsi vaccinare - La volontà di vaccinarsi sta lentamente aumentando in Svizzera. Secondo il Tages-Anzeiger, Berna si aspetta che almeno il 75% della popolazione adulta sia ora disposta a vaccinarsi. Con circa sette milioni di svizzeri sopra i 16 anni (età limite per ricevere il vaccino), il Governo deve quindi mettere a disposizione almeno 5.25 milioni di dosi per la prima iniezione e altrettante per il richiamo.
33 milioni di dosi - Berna ha finora ordinato 33 milioni di dosi. L'obiettivo della Confederazione è quello di vaccinare tutti gli adulti che lo desiderano entro fine luglio. Un piano che per il presidente dell'associazione dei medici cantonali Rudolf Hauri è piuttosto «ambizioso» e difficilmente raggiungibile. «Tra ritardi nell'approvazione dei vari vaccini e "colli di bottiglia" nelle forniture di Moderna e Pfizer/Biontech, si potrebbe raggiungere l'obiettivo ad autunno inoltrato». Da parte sua l'Oms ha richiesto ai Paesi industrializzati d'interrompere le vaccinazioni una volta che sono stati vaccinati tutti gli over-50, per permettere che anche le nazioni più povere possano avere un accesso al vaccino.