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SVIZZERAVaccinare anche i bambini? L'idea che divide

10.02.21 - 15:54
Secondo gli esperti potrebbe aiutare a ridurre i contagi, ma è dibattito aperto sulla questione etica
Keystone
Una bimba si sottopone al vaccino influenzale, in una foto d'archivio.
Una bimba si sottopone al vaccino influenzale, in una foto d'archivio.
Fonte 20 Minuten/Celine Krapf
Vaccinare anche i bambini? L'idea che divide
Secondo gli esperti potrebbe aiutare a ridurre i contagi, ma è dibattito aperto sulla questione etica

ZURIGO - Con le nuove varianti, anche i più giovani - per quanto ne soffrano in maniera limitata gli effetti - contribuiscono a diffondere il virus.

C'è quindi chi pensa all'eventualità di un vaccino anche per loro, come il presidente della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) Christoph Berger. Nel mentre anche le aziende farmaucetiche si stanno muovendo in quella direzione, sviluppando test e strategie ad hoc.

Ma quanto è etico tutto ciò, e quanta voce in capitolo hanno i diretti interessati? 20 Minuten ha provato a capirlo interpellando alcuni esperti. E le opinioni divergono, anche di molto.

«Un vaccino è come un prelievo di sangue o una radiografia», argomenta Heidi Zinggeler Fuhrer vicepresidente di Medici di famiglia e dell'infanzia Svizzera (MFE) «se bisogna avere il consenso direi che un/a 16enne sia in grado di darlo in maniera ragionata, un/a bimbo/a di 10 in maniera molto limitata, per quelli ancora più piccoli invece no. In questi ultimi casi tocca ai genitori, la loro decisione è quella che conta, anche se i figli non sono d'accordo».

«È fondamentale che si tenga sempre conto dell'opinione dei ragazzi», commenta invece Anu Sivaganesan, presidentessa della Lobby svizzera del fanciullo, «i dottori, come i genitori sono responsabili, ma è giusto che le idee e le convinzione di chi dovrà subire la procedura siano prese in considerazione, caso per caso. Soprattutto per quanto riguarda un vaccino è una decisione delicata, che va presa insieme».

«La vaccinazione, come ogni lesione fisica, dovrebbe necessitare il consenso da parte di chi la subisce», sostiene Ruth Baumann-Hölzle, responsabile della fondazione Dialog Ethik, «sulla bilancia da una parte ci sono i benefici, privati e pubblici, del vaccinarsi. Dall'altra i possibili effetti collaterali, immediati e a lungo termine. Non sono ancora stati effettuati studi a riguardo, per ora il target sono sempre stati adulti e anziani».

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