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SVIZZERAIl coronavirus ci ha resi più altruisti

30.12.20 - 06:00
È quanto emerge dal barometro della speranza 2021. I soldi avrebbero perso importanza
Archivio Depositphotos
Fonte 20 Minuten / Bettina Zanni
Il coronavirus ci ha resi più altruisti
È quanto emerge dal barometro della speranza 2021. I soldi avrebbero perso importanza
L'esperto: «Durante una crisi si rivedono i propri valori»

ZURIGO - Siamo diventati più altruisti. È quanto emerge dall'attuale barometro della speranza dell'Università di San Gallo, secondo cui il 54% degli interpellati si dice maggiormente disposto ad aiutare gli altri rispetto al passato. E la solidarietà ha guadagnato terreno anche nell'ambito delle speranze personali per il 2021. Allo stesso tempo, diamo meno importanza ai soldi. Infatti, per il prossimo anno è in calo la speranza di ottenerne di più. Gli interpellati desiderano piuttosto restare in buona salute.

Sempre secondo il sondaggio, quasi il 44% delle persone ritiene di essere disposto a mostrarsi più gentile nei confronti degli altri. Soltanto l'8% ha invece l'impressione di comportarsi in modo meno amichevole. La maggioranza delle persone pensa inoltre che la società si stia sviluppando soltanto moderatamente in maniera positiva per tutti. Nella stessa misura ritiene che le persone siano fondamentalmente buone.

«Durante una crisi le persone rivedono le cose importanti» afferma il ricercatore Andreas M. Krafft, autore dello studio e membro di Swissfuture. E durante una crisi sanitaria si osserva anche un aumento del senso del dovere nel prendersi cura degli altri. Per quanto riguarda la visione critica degli intervistati nei confronti dello sviluppo globale della società, Krafft ritiene che sia da ricondurre «alla situazione mondiale estremamente difficile». Anche le teorie del complotto diffuse dai corona-scettici avrebbero contribuito a dividere la società. «È per questo che molti hanno la sensazione che le persone siano più egoiste».

Più donazioni per le organizzazioni benefiche

«Prevediamo di aver ricevuto almeno il 15% in più di donazioni rispetto allo scorso anno». È quanto dice Christine Volet, portavoce dell'Esercito della Salvezza. A causa della pandemia l'associazione ha comunque dovuto annullare diverse manifestazioni. Le donazioni registrano un incremento anche presso Caritas e la Catena della Solidarietà. «Nonostante la crisi del coronavirus, abbiamo ricevuto molte donazioni» afferma Priska Spörri della Catena della Solidarietà. Dallo scorso marzo, sono entrati oltre 42 milioni di franchi a favore delle vittime elvetiche della pandemia.

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