La proposta sottoposta a Berna da Medici per l'ambiente, ma difficilmente se ne parlerà prima della fine del 2021.
ZURIGO - Via Sicura è da adeguare, la Confederazione lo ha già confermato lo scorso agosto, e di recente anche a Bellinzona se ne è parlato. Diverse le modifiche ipotizzate che riguardano le ultime novità della strada, dall'invasione delle e-bike fino ai veicoli a guida autonoma.
Fra queste, conferma l'associazione Medici per l'ambiente (AEFU), calzerebbe proprio a pennello l'introduzione dei 30 km/h nelle città. Il modello della proposta, riporta 20 Minuten, è quello dei Paesi Bassi, dove proprio a ottobre il Parlamento ha varato un passaggio dal limite 50 al limite 30 nelle aree urbane.
Un cambiamento che ridurrebbe in maniera considerevole gli incidenti così come la loro gravità: «Più della metà delle collisioni con esito grave sparirebbe», spiega AEFU in comunicato. L'associazione ritiene che l'applicazione delle zone 30 solo nei quartieri residenziali delle città sia insufficiente: «Dovrebbero essere la regola, non l'eccezione, l'eccezione dovrebbero essere i 50 km/h».
La velocità ridotta potrebbe anche essere un'occasione per il rilancio: «Ne gioverebbe la vita nei centri urbani, le strade sono più sicure, più tranquille e piacevoli. Bar, caffè e ristoranti potrebbero trarne beneficio», spiega Stephanie Fuchs di Medici per l'ambiente. Uno studio recente della Città di Zurigo conferma questa tesi, le strade con limite 30 sono circa della metà meno rumorose di quelle normali.
Ora la palla passa all'Ustra, che dovrà valutare questa proposta formale, assieme a 180 altre, e proporre le modifiche al Parlamento: «Ci vorranno diversi mesi per farlo», conferma Stefan Huonder, «speriamo di poterlo fare entro fine 2021». Malgrado i tempi dilazionati Fuchs resta ottimista: «I vantaggi sono indubbi, e il Parlamento oggi è più giovane rispetto alla scorsa legislatura, abbiamo più chance».