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ZURIGOZurigo, ospedali al collasso: «Temiamo che il personale si dimetta per lo stress»

15.12.20 - 11:29
I numeri sono preoccupanti e i posti in terapia intensiva praticamente esauriti.
keystone (archivio)
Zurigo, ospedali al collasso: «Temiamo che il personale si dimetta per lo stress»
I numeri sono preoccupanti e i posti in terapia intensiva praticamente esauriti.
I responsabili delle strutture ospedaliere zurighesi si sono riuniti per fare il punto della situazione.

BERNA - Gli ospedali zurighesi sono vicini al collasso. Già sabato, nell'Ospedale universitario di Zurigo, erano solo tre i letti liberi nel reparto di terapia intensiva. Ieri, la conferma con un dato altrettanto allarmante: 535 persone ospedalizzate nel cantone più popoloso della Svizzera. Il numero più alto dall'inizio della pandemia. E poi ancora altre cifre da brivido: 41 decessi in 72 ore e 99 persone in cure intense. L'occupazione dei letti di terapia intensiva, ormai, ha raggiunto quasi il 100%. Esistono capacità di riserva, ma soltanto per casi isolati, avvertiva l'Associazione degli ospedali zurighesi (VZK).

«1% del personale in isolamento o quarantena» - Per fare il punto della situazione, oggi, si sono riuniti i rappresentanti delle strutture ospedaliere zurighesi. Gregor Zünd, CEO dell'Ospedale universitario di Zurigo (USZ), ha descritto una situazione allarmante: «Attualmente abbiamo 101 dipendenti in isolamento o in quarantena, ovvero l'1% del personale. Abbiamo dovuto chiudere le sale operatorie per aprirle ai pazienti Covid», ha spiegato sottolineando come la collaborazione tra gli ospedali al momento stia funzionando bene.

«Non siamo preparati a resistere ancora per molto» - André Zemp, direttore dell'ospedale Triemli di Zurigo, riferisce di 65 pazienti Covid nella sua struttura, 13 dei quali nel reparto di terapia intensiva. «La situazione richiede un grosso sforzo», afferma Zemp. «Abbiamo già dovuto posticipare 100 interventi - prosegue -. E non siamo preparati a resistere a una lunga maratona».

Deficit di personale - «Abbiamo iniziato la seconda ondata con una carenza del 10% di personale specializzato», ha sottolineato Zemp. Il suo timore, inoltre, è che i nostri dipendenti si dimettano perché non più in grado sopportare lo stress.

Anche il direttore dell'ospedale cantonale di Winterthur, Rolf Zehnder, snocciola dati preoccupanti: «Abbiamo 56 pazienti Covid-positivi, 11 nel reparto di terapia intensiva. Siamo preoccupati per l'evoluzione di questa seconda ondata». «Al momento abbiamo solo 4 letti per pazienti non Covid», ha specificato poi Zehnder. Anche qui si stanno chiudendo le sale operatorie e il carico di lavoro sui dipendenti, nelle ultime settimane, è notevolmente aumentato. A pesare, inoltre, è l'assenza di prospettive di miglioramento nel breve termine.

Ridurre i contatti - Secondo Zehnder, ora è particolarmente importante ridurre i contatti. Zünd ha aggiunto: «È nostro dovere rendere i politici consapevoli della drammaticità della situazione». Intanto le cifre continua a salire. «E lo faranno ancora», è convinto.

Rischi per gli sport invernali - Si pone poi il problema di chi si infortuna sciando. «Se continuano a salire i pazienti covid-positivi, sarà difficile prendersi cura degli appassionati di sport invernali feriti», sottolinea Zünd. 

Operazioni rinviate - L'USZ, intanto, sta cercando di recuperare il ritardo sulle operazioni urgenti che sono state rinviate. A Winterthur sono gli interventi del reparto di cardiochirurgia i primi ad essere stati rimandati. «Più a lungo durerà la pandemia, più aumenterà il numero di operazioni che dovranno essere posticipate», ha specificato Zehnder.

Tre persone per un malato - Secondo Gabi Brenner, responsabile del personale infermieristico all'USZ, sono necessari tre dipendenti per ogni persona infetta da Coronavirus. «Siamo in una maratona e non sappiamo quanto ancora durerà. L'incertezza sulla durata della pandemia è estremamente stressante per il nostro personale».

In caso di emergenza, comunque in ospedale - Zehnder si rivolge alla popolazione: «Le persone che hanno un'emergenza medica devono rivolgersi a noi nonostante la situazione». Zünd gli fa eco: «Abbiamo saputo che alcuni pazienti non si sono rivolti a noi e che si sono aggravati in modo preoccupante. Non deve accadere».

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COMMENTI
 

pillola rossa 3 anni fa su tio
Giusto per commentare il blog della guerra dei letti che non si può commentare... "Stettbacher glaubt dann aber nicht, dass die Better das Problem sein werden, "limitierend wird das Personal sein"" L'importante è trovare un problema. La soluzione non è importante e va prolungata il più a lungo possibile. Si chiama carota!

pillola rossa 3 anni fa su tio
78 percento di occupazione

egi47 3 anni fa su tio
L'esempio da seguire è quello del Vallese che, dopo il picco riscontrato dopo l'estate è corso ai ripari chiudendo bar, ristoranti, cinema e palestre. Ora il suo R0 è di 0,76 e la curva in declino costante. In ticino come in tanti altri cantoni siamo oltre 1.

lollo68 3 anni fa su tio
A me sembra che il Ticino abbia più posti in terapia intensiva in proporzione alla popolazione che il Canton Zurigo. Vorrei ricordarvi che quasi la metà dei morti da noi è avvenuta in casa anziani e che qualsiasi misura venga presa non serve per proteggere queste persone. Invece il personale delle case anziani dovrebbe adottare ulteriori misure per non farsi contagiare!

Nano10 3 anni fa su tio
Un elogio a quel clown 🤡 BERSET nel decidere di non decidere classico atteggiamento del PS suo inconcludente partito alle prossime elezioni via via fo di ball lui e socialisti 🤬

Volpino. 3 anni fa su tio
Ma così facendo la gente si annuncia in malattia per esaurimento, si licenza e va poi a lavorare presso le cliniche private.

seo56 3 anni fa su tio
Politici irresponsabili 🤐🤐🤐🤐

Dani 3 anni fa su tio
Svegliaaaaaaaaaaa la 3a ondata partirà già con 100 morti al giorno..... Cosa aspettate I camion visti a Bergamo!!!!

Luca 68 3 anni fa su tio
berse è ridicolo, continua a dire facciamo attenzione, rispettare le misure, e non si vuole chiudere tutto come a marzo, aspettiamo a vedere se le misure prese funzionano, tanto la gente muore, ospedali che stanno per esplodere, non è possibile essere così cechi e continuare così, cosa si aspetta a dichiarare la situazione straordinaria e chiudere tutto, dove sono i politici quando servono? non ho parole ma rabbia e vergogna di essere svizzero.

Talos63 3 anni fa su tio
I politici stanno facendo quanto il federalismo (tanto amato quando le cose vanno bene) permette loro di fare. Siamo noi cittadini che invece non facciamo il necessario per diminuire i contagi. Pensiamo che siano gli altri a dover fare le cose ... finiamola e prendiamoci le nostre responsabilità

LucaAstro 3 anni fa su tio
Allucinante! La Svizzera sta mostrando il suo lato destroide peggiore! I nostri politici sono incompetenti o collusi

joe69 3 anni fa su tio
E il consiglio federale ancora dormeeeeeeeee.... pazzesco... Ma cosa si aspetta ancora??
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