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SVIZZERADiscriminati per un Dio, i musulmani al primo posto

14.12.20 - 09:19
In Svizzera l’8,2% della popolazione ha dichiarato di essere stato discriminato per motivi religiosi
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Discriminati per un Dio, i musulmani al primo posto
In Svizzera l’8,2% della popolazione ha dichiarato di essere stato discriminato per motivi religiosi

BERNA - Venire discriminati perché si appartiene a una determinata religione. Accade purtroppo ancora.  E accade almeno in 8 casi su 100. Almeno l’8,2% della popolazione ha dichiarato di essere stato vittima di discriminazione a causa della propria appartenenza religiosa. Questo stando ai dati diffusi oggi dall’Ufficio federale della statistica. Ad essere state maggiormente colpite dal fenomeno sono soprattutto le comunità musulmane: il 35% di loro ha infatti indicato di essere stato vittima di una discriminazione fondata sulla religione in almeno un caso concreto. Non sono i soli. Anche altre religioni e quelle di altre comunità evangeliche, rispettivamente con il 26 e il 17%, denunciano episodi di intolleranza.

La discriminazione può essere vissuta in diversi contesti, si va dall’ambito professionale, passando dalla scuola o durante un periodo di formazione professionale o scolastica, e perfino durante la ricerca di una abitazione. Tra le persone che hanno dichiarato di essere state vittima di una simile esperienza a causa della loro appartenenza religiosa, il 50% dice di averla vissuta nell’ambito di una conversazione.

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