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ZURIGOL'email della quarantena gli arriva un mese dopo

13.11.20 - 23:59
Il servizio di contact tracing, enormemente sotto pressione per l'aumento dei contagi, deve ormai agire per priorità.
Keystone (archivio)
Fonte Anna Meier / 20 Minuten
L'email della quarantena gli arriva un mese dopo
Il servizio di contact tracing, enormemente sotto pressione per l'aumento dei contagi, deve ormai agire per priorità.
Il caso limite avvenuto a Zurigo ne è un esempio. Un esperto: «Il focus principale è infatti stato posto sull'isolamento delle persone appena infettate e sul riconoscimento delle situazioni di rischio».

ZURIGO - Con l'aumento esponenziale dei casi registrato nell'ultimo mese, anche il servizio di contact tracing si trova estremamente sotto pressione e in grosse difficoltà (ne avevamo già parlato qui).  E quello avvenuto negli scorsi giorni a Zurigo, e riportato da 20 Minuten, è solo l'ultimo di una lunga serie di casi che mostrano quanto questo importantissimo servizio per bloccare le catene di contagio sia ormai al limite estremo delle sue capacità. «Ieri ho ricevuto l'email dell'Ufficio del medico cantonale di Zurigo che mi avvisava che dovevo mettermi in quarantena fino al 9 ottobre per aver avuto contatti con una persona positiva», racconta un lettore. Un messaggio, questo, arrivato con oltre un mese di ritardo.

A questo punto l'uomo decide di contattare il servizio di contact tracing per capire cosa non abbia funzionato e la risposta che riceve è inequivocabile: «Purtroppo, a causa dell'elevato numero di casi, non siamo stati in grado di avvisarti prima». Una situazione insostenibile che si spera sia solo passeggera: «La ricerca dei contatti è stata fortemente penalizzata del forte aumento del numero di casi in tutti i cantoni», afferma Thomas Steffen, membro del consiglio dell'Associazione svizzera dei medici cantonali. «Il focus principale è infatti stato posto sull'isolamento delle persone appena infettate e sul riconoscimento delle situazioni di rischio, ad esempio tra gli anziani o nelle case di cura». La speranza è che con un abbassamento dei contagi, anche questa importante arma per contrastare il virus posso tornare a funzionare a pieno regime.

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