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GINEVRAAl lavoro anche se (ancora) positivi

10.11.20 - 16:09
Il medico cantonale ginevrino ha dato il nullaosta al rientro del personale a sette giorni dall'apparizione dei sintomi.
Keystone
Gli ospedali ginevrini sono estremamente sotto pressione.
Gli ospedali ginevrini sono estremamente sotto pressione.
Fonte ats
Al lavoro anche se (ancora) positivi
Il medico cantonale ginevrino ha dato il nullaosta al rientro del personale a sette giorni dall'apparizione dei sintomi.
L'obiettivo è quello di garantire il mantenimento delle attività dell'HUG, ma solo a determinate condizioni: «Dovranno mangiare da soli in uno spazio arieggiato e il via libera sarà dato solo a chi è asintomatico o ha sintomi lievi».

GINEVRA - A mali estremi, estremi rimedi. Per correre in soccorso a un sistema sanitario ginevrino enormemente sotto pressione, il medico cantonale ginevrino ha autorizzato il personale testato positivo al Covid-19 a riprendere il lavoro. «L'obiettivo è garantire il mantenimento delle attività dell'ospedale universitario cantonale (HUG) durante la crisi». Ma tutto questo avverrà a determinate e rigide condizioni e solo su base volontaria.

Ai dipendenti non viene imposto nulla, ha indicato a Keystone-ATS Laurent Paoliello, portavoce del dipartimento ginevrino della sanità, confermando un'informazione fatta filtrare da "Le Courrier". Questa opzione era già stata utilizzata in primavera, nel corso della prima ondata dell'epidemia.

Il personale risultato positivo al coronavirus può tornare a lavorare sette giorni dopo l'apparizione dei primi sintomi della malattia. Oltre questo termine il rischio di contagio è quasi sparito del tutto, mentre quello di dover fare i conti con carenze nell'organico è comprovato e reale, spiega Paoliello.

All'ospedale, gli impiegati positivi devono in ogni caso sottostare a regole severe. Ad esempio, devono mangiare da soli in uno spazio arieggiato. Inoltre, comprensibilmente, il semaforo verde alla ripresa del servizio viene dato solo a chi è asintomatico o presenta sintomi leggeri.

Una lettera è stata inviata al personale dell'HUG per informarlo della possibilità. Come noto, la situazione sanitaria a Ginevra è particolarmente tesa. Nelle strutture cantonali sono ricoverate 638 persone e oltre 1200 dipendenti dell'ospedale sono stati infettati dal virus.

Sebbene la libertà di scelta a livello individuale sia garantita, il Sindacato dei servizi pubblici (SSP) ha criticato la decisione. "È inammissibile far lavorare il personale in queste condizioni", ha protestato, sollecitato da "Le Courrier", il segretario della sezione cantonale Martin Malinovski. Stando al rappresentante sindacale, in tal modo si mettono in pericolo sia gli impiegati che i pazienti.

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COMMENTI
 

Tato50 3 anni fa su tio
Quando muore un tuo caro, non è che ti preoccupi sulle cause, ma sulla perdita o al limite se si poteva fare altro. Quando, come mia figlia, ti muore un angioletto di 13 mesi in un incidente stradale avvenuto tra Gnosca e Preonzo oltre al dolore per la perdita certe domani te le poni. È realmente stato un incidente ? Mi fermo qui, io le mie deduzione, in base a certi elementi, le ho già fatte, quindi oltre all'immenso dolore subentra la rabbia e l'odio. Spero che chi di dovere mi tolga dalla mente quello che penso; il nostro piccolo amore non tornerà, ma forse almeno la rabbia si placherà ;-((

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Coraggio Tato, certo che la tua vita non si può dire che sia facile...., speriamo in un futuro migliore, un’abbraccio.

Meck1970 3 anni fa su tio
Scandaloso

vulpus 3 anni fa su tio
Fa parte delle molteplici contraddizioni delle misure pandemiche. Ma anche in Ticino è stato ribadito che chi ha contratto il virus in modo asintomatico, dopo l'isolamento può tornare a circolare senza ulteriori tamponi. Per cui si può dedurre che il malato non è contagioso oltre i 7 /10 giorni. Sarà vero?

ugo202230 3 anni fa su tio
F/A-19, fossi in Lei non scherzerei. Chi l’ha passato sa cosa sia, purtroppo ci sono persone, anche sane e giovani, che devono esssere ricoverati in cure intense, quindi per favore non scherziamo. Poi ogni persona è libera di pensare ciò che vuole, ma per favore rispetto verso chi purtroppo ha contratto il virus anche in modo grave.

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a ugo202230
Ed invece la vita va presa in modo fatalistico, meglio se ci si scherza su, dia retta, si vive meglio. Altrimenti faccia come vuole, si rintani sotto una bella campana di vetro, contento lei.

F/A-19 3 anni fa su tio
Cavoli che malattia pericolosa questo virus, i positivi devono farsi una pauserà di 7 giorni e poi magicamente possono tornare a lavorare, naturalmente senza essersi accorti di nulla perché non hanno percepito nessuna complicazione. Ma è proprio un virus tremendo. La domanda che mi pongo è: quelli che muoiono sarebbero morti comunque di influenza stagionale o di polmonite o comunque di morte naturale visto poi che non c’è un’aumento della mortalità rispetto agli anni passati?

Calotta Polare 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
@F/A-19 Io trovo semplicemente disgustoso il suo ironico cinismo sulla pericolosità della malattia. Sul mancato aumento della mortalità può citare le sue fonti? Perché si tratta semplicemente di falsità. Se poi si vuole discutere sull'appropriatezza o meno delle misure anti-COVID e sulle conseguenze economiche e sociali ci può stare. Scrivere irrispettose falsità mi pare invece inadeguato

seo56 3 anni fa su tio
Scandaloso!!

Mirketto 3 anni fa su tio
Mah....
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