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SVIZZERAPaura del contagio e stop agli acquisti: è "lockdown volontario"

28.10.20 - 10:11
Sempre meno persone in negozi e ristoranti. Si compra cibo, soprattutto pasta e riso. Non manca la carta igienica
TiPress - foto d'archivio
Fonte ats
Paura del contagio e stop agli acquisti: è "lockdown volontario"
Sempre meno persone in negozi e ristoranti. Si compra cibo, soprattutto pasta e riso. Non manca la carta igienica

ZURIGO - Gli svizzeri anticipano un secondo confinamento e i consumi stanno crollando: ristoranti e negozi sono aperti, ma la gente si tiene lontana e solo i supermercati girano a pieno regime, afferma il Tages-Anzeiger sulla base di diversi indicatori.

A causa del diffondersi del telelavoro sempre meno persone si spostano e fanno acquisti, spiega il quotidiano riferendo i dati di comportamento rilevati in tempo reale dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF). Lo stesso fenomeno era stato osservato anche prima del semiconfinamento: il Consiglio federale aveva annunciato la chiusura di scuole, negozi e ritrovi pubblici a metà marzo, ma già a partire dall'inizio del mese la popolazione aveva avuto tendenza a rimanere a casa. Il livello d'attività rilevato adesso dal KOF - che considera vari fattori - è equivalente proprio a quello di inizio marzo.

Dati dell'università di San Gallo - sempre riportati dal Tages-Anzeiger - mostrano che in questo periodo i pagamenti con carte di debito sono scesi del 18% su base annua nel comparto divertimenti, nonostante si tenda in questo periodo a pagare maggiormente con mezzi non cartacei rispetto al 2019. Per quanto riguarda il segmento alberghiero si è passati a un volume di 86 milioni di franchi di transazioni con carte di debito la settimana scorsa, contro 96 milioni dei sette giorni precedenti.

I grandi distributori continuano invece a fare buoni affari. Un portavoce di Migros ha indicato alla testata zurighese che nell'insieme le vendite sono superiori a quelle dell'anno scorso. Particolarmente ricercati sono al momento fra l'altro riso e pasta. Anche la richiesta di carta igienica - considerata un indicatore di paura, all'inizio della pandemia - è aumentata, ma non è esplosa.

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