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SVIZZERA«Per i jihadisti la Svizzera resta un potenziale bersaglio di attacchi»

27.10.20 - 11:00
È quanto emerge, tra le altre cose, nel rapporto sulla sicurezza del Paese redatto dal SIC
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats
«Per i jihadisti la Svizzera resta un potenziale bersaglio di attacchi»
È quanto emerge, tra le altre cose, nel rapporto sulla sicurezza del Paese redatto dal SIC
Inoltre, il potenziale di violenza dell'estremismo di destra e di sinistra non è diminuito a livello nazionale.

BERNA - Con il declino del dominio statunitense, le relazioni internazionali sono sempre più influenzate dalla lotta di potere tra Usa e Cina. La situazione è aggravata dalla pandemia di Covid-19. E il rischio di terrorismo in Svizzera rimane alto. Sono queste le principali conclusioni del rapporto sulla "Sicurezza della Svizzera 2020" pubblicato oggi dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).

Secondo l'intelligence elvetica, il sedicente Stato islamico (Isis) continua ad avere un ruolo importante. Agli occhi dei jihadisti la Svizzera è un potenziale bersaglio di attacchi, anche se non è l'obiettivo principale.

Secondo il SIC, il potenziale di violenza dell'estremismo di destra e di sinistra non è diminuito a livello nazionale. Quello degli estremisti di sinistra concerne perlopiù la proprietà, per esempio con incendi dolosi. Aumentano però anche gli atti di violenza e l'estrema sinistra sembra volersi infiltrare e strumentalizzare movimenti come il Black Lives Matter. Gli estremisti di destra appaiono invece per il momento più "riservati", ma si esercitano nelle arti marziali e accumulano armi. Secondo gli 007 elvetici, il rischio di un attacco potrebbe provenire in questo caso piuttosto da cosiddetti "lupi solitari", che non appartengono a nessun gruppo.

Lotta per il potere USA-Cina - A livello internazionale, il contesto strategico della Svizzera è caratterizzato dalla lotta di potere tra gli Stati Uniti e la Cina. La Russia vuole inoltre consolidare la sua influenza in Europa. E ci sono varie crisi e conflitti alle frontiere europee.

Secondo la valutazione del SIC, gli Usa rimarranno la più grande potenza del mondo anche oltre il 2020. Ma le relazioni transatlantiche e la presenza statunitense in Medio Oriente continueranno probabilmente a perdere importanza. È probabile che i concorrenti geopolitici occupino i vuoti di potere che si creeranno, utilizzandoli per i propri interessi.

La Cina si considera alla pari con gli Stati Uniti. Ciò aumenterà la concorrenza tra il sistema liberale occidentale e il capitalismo di Stato autoritario. A livello internazionale, la situazione è quindi sempre più influenzata dalla concorrenza strategica tra Usa e Cina. Secondo il SIC, ciò si spinge fino alla creazione di zone di influenza esclusive.

La Russia vuole da parte sua rimanere su un piano di parità con gli Stati Uniti e stabilire le proprie zone di influenza. L'Ucraina, come la Bielorussia dopo le recenti elezioni presidenziali, rimane al centro dell'attenzione del Cremlino. Per quanto riguarda la Bielorussia, il presidente Vladimir Putin mette chiaramente in guardia l'Occidente da qualsiasi influenza.

Pandemia: questione aperta - La questione degli effetti della pandemia di Covid-19 rimane aperta. È tuttavia prevedibile che il virus rafforzerà e accelererà le tendenze esistenti, compresa la fine dell'ordine mondiale plasmato dagli Stati Uniti e dalle loro alleanze. Difficile al momento dire se un ordine stabile verrà ripristinato nel prossimo futuro. Il SIC ritiene possibile un nuovo ordine bipolare tra gli USA e la Cina. Ancora più incerto è lo sviluppo di un sistema con più poli di potere.

Immagine della Svizzera scalfita a livello internazionale - Le tensioni internazionali aumentano le attività dei servizi di spionaggio. Ciò danneggia l'immagine della Svizzera come garante della diplomazia internazionale. Gli interessi elvetici sono inoltre minacciati dallo spionaggio sulla piazza finanziaria, come pure a livello di imprese o istituzioni innovative.

Lo spionaggio e le lotte di potere internazionali si svolgono in generale nel ciberspazio. Finora la Svizzera è stata risparmiata da atti di sabotaggio, sottolineano gli 007 elvetici.

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