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SVIZZERALe palestre in ansia: «Non siamo focolai»

27.10.20 - 08:02
Il settore è in tensione in attesa delle nuove misure e la Federazione svizzera dei centri fitness ha scritto a Berna
Depositphotos (andron19821982)
Fonte 20 Minuten / DB
Le palestre in ansia: «Non siamo focolai»
Il settore è in tensione in attesa delle nuove misure e la Federazione svizzera dei centri fitness ha scritto a Berna
Nei cantoni di Berna, Vallese, Giura e Neuchâtel, le palestre sono già state chiuse negli scorsi giorni.

BERNA - C'è grande attesa per mercoledì, il giorno in cui il Consiglio federale comunicherà quali sono le nuove misure decise - dopo la consultazione con i Cantoni degli scorsi giorni - che entreranno in vigore per frenare la corsa del coronavirus. L'idea di un possibile "slowdown", come è stato definito di recente, o di coprifuochi e limitazioni spaventa diversi settori, fra i quali anche quello dei centri fitness.

Nei cantoni di Berna, Vallese, Giura e Neuchâtel, le palestre hanno infatti già dovuto riporre i bilancieri e chiudere, in attesa che la situazione migliori. Succederà lo stesso anche a livello nazionale? Per la Federazione svizzera dei centri fitness e di salute (SFGV) - che ha scritto al Consiglio federale- sarebbe un errore «fatale».

«Per molti centri, un'altra chiusura sarebbe di fatto un colpo mortale», ha detto il vicepresidente della federazione, Roland Steiner, spiegando che l'industria ha già subito un duro colpo quest'anno.

Dopo la riapertura, molti clienti - anche per paura - non hanno voluto rinnovare la propria iscrizione. Inoltre, nella missiva viene sottolineato come i centri fitness professionali non siano attività ricreative ma «al contrario, offrono un importante contributo alla salute pubblica».

Il fattore su cui però la federazione punta maggiormente è relativo al concetto di protezione in vigore nelle strutture stesse, sviluppato sulla base delle specifiche definite dall'Ufficio federale della sanità pubblica. La speranza, ha detto Steiner, è che a Berna «capiscano che i centri fitness non sono focolai e non contribuiscono alla diffusione del virus».

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COMMENTI
 

seo56 3 anni fa su tio
Chiudere!!!!

lollo68 3 anni fa su tio
Finché i frequentatori delle palestre non riempiono i posti nelle cure intensive all'ospedale permetterei che continuino a fare sport. Se diventiamo tutti sedentari e isolati moriremo per altro.

joe69 3 anni fa su tio
Dire che i centri fitness nn contribuiscano alla diffusione del covid19 e nn potrebbero essere dei focolai, mi sembra una falsa"certezza", una forzatura. Promiscuità, sudore, cambio continuo di attrezzi con conseguente contatto, ecc... , tutto quello che serve ai virus per proliferare, e dubito fortemente che tutti gli avventori seguano le norme alla lettera ( distanziamento, disinfezione delle mani prima e dopo l'uso dell'attrezzo, disinfezione dell'attrezzo ogni 3 per 2, ecc... ), senza contare che per fare pesi o fitness, la mascherina nn la puoi indossare. Certo, dispiace per gli operatori del settore, la confederazione dovrebbe farsi carico delle spese conseguenti alla temporanea chiusura, quello si.

francox 3 anni fa su tio
"...i centri fitness non contribuiscono alla diffusione del virus". Ma siete sicuri che siamo tutti tonti?
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