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SVIZZERAMascherine e assembramenti, ecco le risposte a tutti gli interrogativi

19.10.20 - 06:12
Dove bisogna indossare la mascherina? Si può essere multati? Cosa si intende per "manifestazione privata"?
Keystone
Mascherine e assembramenti, ecco le risposte a tutti gli interrogativi
Dove bisogna indossare la mascherina? Si può essere multati? Cosa si intende per "manifestazione privata"?
Il Consiglio federale risponde a queste domande (e altre) sulle misure in vigore da oggi

BERNA - Nella sua seduta straordinaria di ieri, il Consiglio federale ha stabilito una serie di provvedimenti per frenare la diffusione del nuovo coronavirus. Si va dalle mascherine obbligatorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, al divieto di assembramenti spontanei di più di 15 persone nello spazio pubblico. Ma non solo. Misure - in vigore da oggi - che suscitano nella popolazione alcuni interrogativi, ai quali lo stesso Consiglio federale ha deciso di rispondere. 

Perché è stato introdotto l’obbligo della mascherina anche nei luoghi al chiuso?
Studi mostrano che il rischio di trasmissione del virus può essere ridotto indossando sistematicamente la mascherina, soprattutto nei luoghi in cui non può essere mantenuta la distanza necessaria. Per mascherine facciali si intendono le mascherine di protezione delle vie respiratorie, le mascherine igieniche e le mascherine in tessuto, purché garantiscano una protezione sufficiente.

In quali luoghi vige l’obbligo della mascherina?
Sono considerati "luoghi al chiuso" i negozi, i centri commerciali, le strutture ricreative e per il tempo libero (musei, biblioteche, sale cinematografiche, teatri, locali per concerti ecc.), le strutture della ristorazione, i bar, i locali notturni, le discoteche e le sale da ballo, le imprese del terziario (uffici postali, agenzie di viaggio ecc.), i settori d’accesso dei trasporti pubblici (stazioni ferroviarie, aeroporti, fermate di autobus e tram ecc.), gli alberghi e le strutture alberghiere, le strutture sanitarie (studi medici, ospedali ecc.), le chiese e i luoghi religiosi visitati per interesse turistico o perché vi si tiene una manifestazione religiosa. L’obbligo della mascherina vige anche in tutti i locali dell’amministrazione pubblica accessibili al pubblico, soprattutto in quelli in cui sono offerti servizi allo sportello. La mascherina deve essere tuttavia indossata anche nei settori generalmente accessibili al pubblico degli edifici amministrativi nei quali si riceve su appuntamento (per es. servizi sociali o tribunali). L’obbligo della mascherina vale infine anche nei locali al chiuso in cui si tengono sedute parlamentari, per quanto siano accessibili ai visitatori.

Dove la mascherina non è obbligatoria?
Nei seguenti luoghi al chiuso accessibili al pubblico l’obbligo della mascherina vige soltanto se è previsto dai piani di protezione delle strutture interessate: asili nido, scuole dell’obbligo, scuole del livello secondario II e del livello terziario (per es. università), nonché le aule di altri istituti di formazione in cui, a causa del tipo di attività, portare la mascherina ostacola lo svolgimento delle lezioni, e nei settori di allenamento delle strutture per lo sport e il fitness. L'UFSP raccomanda d'indossare la mascherina negli uffici e nei luoghi di lavoro non accessibili al pubblico se non può essere mantenuta la distanza necessaria.

Sono tuttora previste deroghe per i bambini e altre persone?
I bambini che non hanno ancora compiuto i 12 anni sono esentati dall’obbligo della mascherina, come pure le persone che possono dimostrare di non poterne indossare una per motivi particolari, soprattutto medici. È prevista una deroga anche per le persone che si esibiscono pubblicamente (artisti, oratori, sportivi ecc.), se durante l’esibizione non è possibile indossare una mascherina facciale. Non appena conclusa l'esibizione devono però indossarne una. Sono esentati dall’obbligo anche gli ospiti di ristoranti, bar, locali notturni, discoteche o sale da ballo, se sono seduti a un tavolo e se mangiano o consumano bevande. Tuttavia, quando si recano al loro tavolo o alla toilette devono indossare la mascherina facciale. L’obbligo vige anche quando si balla o si gioca (biliardo, freccette ecc.).

Quali regole vigono per le persone che lavorano in queste strutture?
L’obbligo della mascherina vige anche per il personale che lavora nei locali al chiuso accessibili al pubblico, se non è garantita loro una protezione efficace da un contagio mediante dispositivi di protezione speciali (separatori in vetro o plastica).

Si può essere multati se non si indossa la mascherina?
Sì. In virtù della legge sulle epidemie, la violazione dell’obbligo della mascherina è punibile con una multa fino a 10'000 franchi. Anche chi contravviene a quest'obbligo per negligenza è punibile con una multa fino a 5000 franchi. Il perseguimento penale è compito dei Cantoni. Incombe alle autorità cantonali competenti giudicare l’infrazione (autorità penali delle contravvenzioni o pubblico ministero). Il proprietario di un negozio può decidere se desidera sporgere denuncia; la polizia ha invece l’obbligo di farlo se constata una presunta violazione dell’obbligo d'indossare la mascherina.

Perché si emanano prescrizioni anche per gli eventi privati?
I dati dei Cantoni risultanti dal tracciamento dei contatti mostrano che nelle manifestazioni private svolte nella cerchia familiare o tra amici (matrimoni, feste di compleanno, aperitivi ecc.) il rischio di contagio è più frequente, poiché in queste situazioni non sono previsti piani di protezione. Quindi per ridurre la trasmissione del virus è necessario introdurre prescrizioni anche per le manifestazioni private valide in tutta la Svizzera.

Che cosa s’intende per "manifestazione privata"?
Sono considerate private le manifestazioni che si svolgono su invito all’interno della cerchia dei familiari o degli amici. Sono comprese anche le feste in un appartamento condiviso o in un altro locale privato, organizzate su invito o tramite i social media. Le manifestazioni nelle società e nelle organizzazioni per il tempo libero (per es. scout, altre attività societarie) non sono invece considerate private; per esse è tuttavia necessario elaborare e attuare un piano di protezione.

Quali regole vigono per le manifestazioni private?
Le manifestazioni private cui partecipano fino a 15 persone possono essere svolte senza prescrizioni particolari, nel rispetto tuttavia delle regole di distanziamento sociale e d'igiene dell’UFSP. Per le manifestazioni private cui partecipano da 16 a 100 persone, come finora l’organizzatore non è tenuto a elaborare un piano di protezione. Vige però l’obbligo della mascherina. Inoltre la consumazione deve avvenire stando seduti e devono essere registrati i dati di contatto dei partecipanti. Questa regola si applica ai locali privati non accessibili pubblicamente. Se la manifestazione si svolge in una struttura che di norma è accessibile al pubblico (p. es. sala noleggiata in un albergo o un ristorante), si applicano anche le misure previste dal piano di protezione elaborato dall’albergo o dal ristorante per questo locale. Le manifestazioni private con più di 100 persone possono ora avere luogo soltanto in strutture accessibili al pubblico che dispongono di un piano di protezione (p. es. ristoranti, alberghi, locali per eventi). L’organizzatore della manifestazione privata deve inoltre elaborare e attuare un piano di protezione specifico.

Quali regole vigono nello spazio pubblico?
In aggiunta alle nuove prescrizioni per le manifestazioni private, vigono anche nuove prescrizioni per gli assembramenti di persone nello spazio pubblico. Per gli assembramenti con fino a 15 persone valgono le raccomandazioni dell’UFSP sul distanziamento sociale e sull’uso della mascherina facciale se non può essere mantenuta la necessaria distanza. Gli assembramenti spontanei di più di 15 persone nello spazio pubblico sono vietati. In questo modo si vuole evitare in particolare che le manifestazioni private vengano trasferite nello spazio pubblico.
Le manifestazioni politiche sono tuttora autorizzate, ma è prescritto l’uso della mascherina. Per le manifestazioni pubbliche (concerti ecc.) non cambia nulla. Tuttavia, nei locali che prevedono la suddivisione in settori, per esempio le discoteche, la grandezza dei singoli settori è ridotta da 300 a 100 persone per facilitare il tracciamento dei contatti.

Qual è la differenza tra manifestazioni private e assembramenti di persone nello spazio pubblico?
Le manifestazioni nello spazio pubblico sono limitate nel tempo, si svolgono in uno spazio o perimetro delimitato e sono pianificate come eventi pubblici o privati (p. es. visite guidate della città). Gli assembramenti di persone non sono di solito pianificati o organizzati, ma nascono spontaneamente e non seguono un programma definito.

Perché la Confederazione raccomanda di nuovo il telelavoro?
Lavorare da casa contribuisce a ridurre la mobilità e quindi i contatti, sia sul tragitto casa-lavoro sia sul posto di lavoro. Inoltre, grazie al telelavoro si riduce il rischio di dover mettere in quarantena un intero team a causa di un caso di COVID-19. Come aveva già fatto nella primavera scorsa, l’UFSP raccomanda pertanto ai lavoratori, se ne hanno la possibilità, di lavorare da casa. Come nella primavera del 2020, le aziende sono invitate a seguire le raccomandazioni sul telelavoro dell’UFSP durante l’epidemia di COVID-19. Non sussiste tuttavia alcun obbligo di telelavoro.

UFSP
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