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SVIZZERATumore al seno: «Fondamentale il sostegno dei familiari»

28.09.20 - 12:14
La Lega contro il cancro ha deciso di concentrare la propria attenzione sui congiunti delle malate.
Keystone
Fonte ats
Tumore al seno: «Fondamentale il sostegno dei familiari»
La Lega contro il cancro ha deciso di concentrare la propria attenzione sui congiunti delle malate.
Ottobre è il mese dedicato a questa forma di tumore, la più frequente per le donne.

BERNA - I famigliari sono un sostegno importantissimo per le donne colpite dal cancro al seno. Per i partner però districarsi tra cure, lavoro, assistenza ai bambini diventa molto difficile. La Lega contro il cancro ha quindi deciso di concentrare la sua attenzione sui famigliari delle donne malate in ottobre, mese dedicato al tumore al seno.

Le pazienti vengono seguite da un team di specialisti e altri professionisti e nei centri di senologia certificati con il Q-Label, una "Breast Care Nurse" accompagna le interessate per tutto il percorso terapeutico, precisa un comunicato. Il sostegno emotivo però lo trovano soprattutto negli affetti familiari.

La diagnosi di un tumore sconvolge la quotidianità di tutta la famiglia, non solo quella della donna. «Da noi chiamano spesso i familiari dei malati, perché altrimenti non sanno a chi rivolgersi», spiega Anna Zahno, direttrice della Linea cancro, citata nella nota.

La linea telefonica della Lega contro il cancro offre consulenza e informazioni anche ai familiari, permettendo loro di dialogare con un professionista, sia per telefono che per e-mail o in chat, mentre il "Forum cancro" permette alle persone interessate di confrontare le loro esperienze. «Inoltre per i familiari, le 18 Leghe contro il cancro cantonali e regionali sono importanti sportelli a cui rivolgersi nelle vicinanze del loro domicilio».

Il cancro al seno è la forma di tumore più frequente per le donne, con circa 6'200 ogni anno. Le vittime sono 1'400 l'anno. Il 5-10% dei casi di tumore sono riconducibili a predisposizione genetica e nel 20% le pazienti avevano meno di 50 anni al momento della diagnosi, precisa ancora la Lega.

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