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SVIZZERAOk alla legge Covid-19: più mezzi a sport, eventi e cultura

09.09.20 - 19:47
Il progetto è stato adottato con 144 voti favorevoli, 35 contrari e 16 astensioni
Keystone
Fonte ATS
Ok alla legge Covid-19: più mezzi a sport, eventi e cultura
Il progetto è stato adottato con 144 voti favorevoli, 35 contrari e 16 astensioni

BERNA - Un dibattito di oltre sette ore per venire a capo della legge Covid-19 e di una lunga serie di proposte a essa correlate. Il Consiglio nazionale ha stabilito oggi, fra le altre cose, che prima di decidere misure contro il virus, il governo sarà obbligato a coinvolgere, oltre ai Cantoni, anche le parti sociali. Decisi anche aiuti maggiori al settore degli eventi, dei viaggi e della cultura.

Sin dal 13 marzo il Consiglio federale ha emanato diverse ordinanze per affrontare la crisi. Affinché queste disposizioni non scadano sei mesi dopo la loro entrata in vigore, come previsto dalla Costituzione, occorre adottare una base legale che metta nero su bianco quali siano le competenze dell'esecutivo, ha ricordato in apertura Philippe Nantermod (PLR/VS), a nome della commissione preparatoria.

Scettici nei ranghi UDC - Le discussioni si sono accese già nel corso del dibattito di entrata in materia, con alcune voci scettiche, nelle file dell'UDC, che ne chiedevano la bocciatura. «Questa legge intende rendere ordinario ciò che dovrebbe rimanere straordinario», ha per esempio denunciato Jean-Luc Addor (UDC/VS), parlando di «assegno in bianco all'esecutivo». «Vogliamo tornare alla normalità», ha però stemperato Thomas de Courten (UDC/BL), chiedendo di poter «ritrovare la democrazia e i diritti fondamentali».

«In vari cantoni si preparano licenziamenti», ha messo in guardia Pierre-Yves Maillard (PS/VD), ricordando che in caso di fallimenti le conseguenze saranno ancora peggiori. Spesso si sente parlare delle critiche all'operato delle autorità, ha fatto notare Andri Silberschmidt (PLR/ZH), «ma non dimentichiamoci che un'ampia maggioranza della popolazione sostiene questa politica».

Il plenum ha accolto l'entrata in materia con 173 voti a 18 e parallelamente bocciato una proposta di Pirmin Schwander (UDC/SZ) di rinvio dell'intero dossier al Consiglio federale affinché lo sostituisse con un decreto federale relativo al budget.

Coinvolgere parti sociali - La volontà di non lasciare troppo potere decisionale nelle mani dell'Esecutivo è riemersa più avanti, nell'esame dettagliato della legge, e ha portato il plenum ad approvare - con 150 voti a 43 e 2 astensioni - l'obbligo di coinvolgere i Cantoni, le organizzazioni mantello delle parti sociali e quelle di comuni e città nella formulazione di misure che incidono sulle loro competenze.

Per Katharina Prelicz-Huber (Verdi/ZH) «non può essere che il Consiglio federale decida tutto di propria iniziativa». Il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr ha tentato di rassicurare i deputati, garantendo che il Governo si consulterà appena possibile e ammonendo dall'introdurre nuovi obblighi: «A volte le cose devono avvenire in fretta», ha ricordato invano.

Oltre a ciò, l'esecutivo dovrà informare regolarmente, tempestivamente e in modo esauriente il Parlamento e consultare le commissioni competenti. In casi urgenti, dovrà contattare i presidenti delle commissioni.

Datori di lavoro e stranieri - Il governo dovrà pure garantire che le indennità per perdita di guadagno siano versate soltanto se può essere comprovata un'erosione del reddito. Inoltre, i datori di lavoro che, nel caso di un effettivo divieto di lavorare, continuano a versare il salario a persone particolarmente a rischio, dovranno poter chiedere all'IPG un rimborso per Covid-19.

Se il Consiglio federale limiterà l'entrata o il soggiorno degli stranieri, dovrà escludere da questa disposizione il ricongiungimento familiare e l'entrata dei concubini, nonché dei loro figli.

Sport, eventi e cultura - Il Nazionale ha poi compiuto un gesto in favore delle imprese duramente colpite dalla pandemia attive nei settori degli eventi e dei viaggi. Potranno ottenere aiuti dalla Confederazione, ma solo se erano in buona "salute" prima della crisi.

Via libera anche a prestiti senza interessi alle leghe professionistiche di calcio e disco su ghiaccio. L'importo potrebbe arrivare fino a un quarto dei costi operativi dei club per il 2018/2019. I club dovranno fornire garanzie fino al 25%. I prestiti dovranno essere rimborsati entro dieci anni.

Per quanto riguarda la cultura, l'esecutivo voleva fissare un tetto di 80 milioni. La destra avrebbe voluto attenersi a questa cifra, mentre la sinistra aumentarla a 150 milioni. Il plenum ha optato per una via di mezzo, aggiungendo 20 milioni. L'Ufficio federale della cultura potrà concludere con i Cantoni convenzioni a sostegno delle imprese culturali.

Media - Per quanto riguarda gli aiuti ai media, il Nazionale si è allineato alle proposte del governo, con recapiti gratuiti per sei mesi della stampa regionale con abbonamento. La destra avrebbe voluto cancellare queste misure, o estenderle ai giornali locali senza abbonamento.

Sono state infine respinte due proposte della sinistra. La prima per garantire ai dipendenti con salari più bassi un'indennità del 100% per il lavoro a orario ridotto. La seconda chiedeva di continuare a permettere aiuti federali per gli asili nido. Secondo la maggioranza è un compito che spetta ai Cantoni.

Alla fine l'intero progetto è stato adottato con 144 voti a 35 e 16 astensioni. Il dossier va agli Stati.

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