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SVIZZERAGli agenti di Pechino possono indagare sui cinesi che vivono illegalmente in Svizzera

23.08.20 - 12:09
La Segreteria di stato della migrazione spiega che il trattato non è pubblicato nella raccolta ufficiale delle leggi
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Fonte Ats
Gli agenti di Pechino possono indagare sui cinesi che vivono illegalmente in Svizzera
La Segreteria di stato della migrazione spiega che il trattato non è pubblicato nella raccolta ufficiale delle leggi

BERNA - Dal 2015, gli apparati di sicurezza cinesi, per il tramite di loro agenti, sono autorizzati a indagare in Svizzera per stabilire l'identità dei Cinesi che risiedono illegalmente nella Confederazione. Le persone nel mirino sono soggetti cui è stato negato l'asilo, persone giunte illegalmente nella Confederazione e sans-papier.

La notizia pubblicata dalla "NZZ am Sonntag" è stata confermata a Keystone-ATS dalla Segreteria di stato della migrazione (SEM), secondo cui questa collaborazione si basa su un accordo non pubblicato nella raccolta ufficiale delle leggi diffusa a scadenza regolare dalla Cancelleria federale. Il portavoce della SEM, Daniel Bach, non ha saputo spiegare il motivo di questa lacuna.

I funzionari del ministero per la sicurezza pubblica cinese possono trattenersi su suolo elvetico per due settimane senza disporre di alcuno "status ufficiale" allo scopo di stabilire l'esatta identità delle persone interessate. In questo modo, agevolano la SEM nelle procedure di allontanamento.

Stando al domenicale zurighese, quando è stabilita con certezza identità e nazionalità della persona interessata, quest'ultima viene rispedita nel suo paese a spese della Confederazione. Particolarmente preoccupante, secondo il settimanale che parla di accordo segreto, è il fatto che la Svizzera consente indagini sul proprio territorio da parte di funzionari esteri solo in casi eccezionali.

Visto inoltre il clima repressivo in Cina nei confronti di dissidenti (Hong Kong docet) e minoranze etniche, vi è il rischio secondo l'estensore dell'articolo che i dati raccolti nella Confederazione vengano utilizzati per altri scopi, come la persecuzione delle persone rinviate in Cina o dei loro parenti. L'accordo vieta l'uso per altri obiettivi di queste informazioni, ma la Confederazione non ha alcun mezzo per un controllo in loco, secondo il domenicale.

Che cosa accada a queste persone una volta rimpatriate non è dato sapere, secondo Bach. Come altri paesi, la Cina non accetta verifiche sul proprio territorio. Stando a Bach, i rinvii avvengono nel rispetto delle regole e le persone coinvolte non sono minacciate in Cina. Oltre a ciò, a queste persone viene detto che possono rivolgersi all'ambasciata elvetica a Pechino in qualsiasi momento.

Persone originarie dal Tibet provenienti dalla Cina e la cui richiesta di asilo è stata respinta non vengono rimpatriate, proprio perché rischiano conseguenze, ha precisato il portavoce della SEM. Ciò vale anche per chi appartiene alla minoranza Uigura, perseguitata in patria, sebbene le domande di asilo di queste persone non siano molte.

Finora solo una delegazione di funzionari cinesi si è trattenuta su suolo elvetico. Nel 2016 sono state così rimpatriate 13 persone, tra cui 4 richiedenti asilo la cui domanda non è stata accolta, ha spiegato Bach confermando informazioni del domenicale zurighese. Gli altri individui interessati sono stati allontanati per aver violato la legge sugli stranieri.

Stando alla legge sull'asilo, i funzionari cinesi non possono utilizzare i dati raccolti in Svizzera per scopi estranei all'accordo. La Svizzera ha siglato intese simili a quella con la Cina con circa altri 60 Paesi. Si tratta d'intese di tipo amministrativo.

In vista della scadenza dell'accordo prevista a dicembre, la Svizzera vorrebbe prolungare questa cooperazione. Un'eventualità che non piace a diversi membri della Commissione di politica estera del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati.

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COMMENTI
 

MIM 3 anni fa su tio
Non mi piace per niente

lo spiaggiato 3 anni fa su tio
Mi sembra normale... se i richiedenti d'asilo non presentano i documenti è normale che ci si deve rivolgere alle autorità dei loro paesi per avere la certezza sulla identità e nazionalità di si deve rimpatriare... mica si possono espellere alla ceca, no?...

MIM 3 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Qui si parla di indagini estere sul nostro territorio, non di domande o richieste tramite ambasciate. Io penso ai dissidenti fuggiti..

lo spiaggiato 3 anni fa su tio
Risposta a MIM
Io ho letto che indagano su cinesi residenti illegalmente in Svissera a cui è stato negato l'asilo... che io sappia ai dissidenti l'asilo viene concesso facilmente...

MIM 3 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
potresti aver ragione, ma quando dai ai cinesi l'autorizzazione a indagare direttamente nel nostro paese, qualcosa mi sfugge, e non si sa cosa succede loro in caso di rimpatrio. Molti dissidenti non chiedono asilo proprio per non far sapere dove sono.
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