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SVIZZERALa ricetta di Berna per contenere i costi sanitari: «Si passerà da una prima consulenza»

19.08.20 - 12:15
Presentato il pacchetto di misure del Consiglio federale: si parla di un potenziale risparmio di un miliardo di franchi
Archivio Keystone
La ricetta di Berna per contenere i costi sanitari: «Si passerà da una prima consulenza»
Presentato il pacchetto di misure del Consiglio federale: si parla di un potenziale risparmio di un miliardo di franchi
Il Governo dà così seguito alla decisione di presentare un controprogetto indiretto all'iniziativa del PPD

BERNA - «L'aumento dei premi di cassa malati è una delle principali preoccupazioni degli svizzeri». Ecco dunque che il Consiglio federale propone l'adozione di un secondo pacchetto per frenare i costi della salute, come deciso nell'odierna seduta. Il potenziale di risparmio ammonta a circa un miliardo di franchi.

Questo pacchetto rappresenta un'importante modifica di legge, dopo che negli scorsi anni sono state attuate delle riforme più contenute. E il Consiglio federale dà così seguito alla sua decisione del 20 maggio 2020 di presentare un controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)» depositata dal Partito popolare democratico (PPD). «Il nostro obiettivo - spiega il consigliere federale Alain Berset, ministro della sanità - è di rendere più efficienti e convenienti le procedure nel settore sanitario, questo senza perdere qualità».

Basta prestazioni superflue - In sostanza l'obiettivo principale è di ridurre le prestazioni mediche superflue, mantenendo comunque la qualità delle cure. Questo attraverso una limitazione della libera scelta del medico. Tutti in Svizzera devono poter scegliere una prima consulenza cui rivolgersi per problemi di salute, ad esempio un medico di famiglia, uno studio medico HMO o un centro di telemedicina. Le prime consulenze consigliano i pazienti, dispensano loro direttamente prestazioni di cura o li indirizzano a specialisti. «I modelli assicurativi con scelta limitata dei fornitori di prestazioni, come quello del medico di famiglia, si sono dimostrati efficaci e sono oggi ampiamente accettati» afferma Berset. Per una minoranza degli assicurati (si parla del 30%) sarà necessario un cambiamento.

Più coordinamento - Una seconda misura per rafforzare la qualità dell’assistenza sanitaria sono le reti di cure coordinate, in cui sono riuniti specialisti di diverse professioni sanitarie che offrono assistenza medica da un unico centro. Ne approfittano soprattutto i pazienti affetti da diverse malattie croniche, quali il diabete, le cardiopatie e l’artrosi. Sono accompagnati professionalmente lungo tutta la catena delle cure. Oggi le numerose interfacce e le singole misure non strutturate sono causa di maggiori oneri e di errori medici.

Prezzo dei medicamenti - Il Consiglio federale intende inoltre garantire un accesso rapido e il più conveniente possibile ai medicamenti innovativi e costosi. Per questo la prassi già esistente di concludere accordi con le aziende farmaceutiche, i cosiddetti modelli di prezzo, dev’essere sancita nella legge. Tale prassi prevede per queste aziende l’obbligo di restituire una parte dei costi agli assicuratori. In particolare sono stabiliti modelli di prezzo con restituzioni sul prezzo, sui volumi d’affari o per mancanza di efficacia.

Un miliardo di franchi di risparmio - Il potenziale di risparmio ammonta a circa un miliardo di franchi, che corrisponde all'incirca a tre punti percentuali dei premi. Il maggiore contributo è costituito dall’obiettivo e dall’introduzione della prima consulenza. In base alle esperienze acquisite con diversi modelli assicurativi, dalla prima consulenza ci si attendono risparmi per diverse centinaia di milioni di franchi. «L’ effettivo contenimento dell’aumento dei costi dipenderà dall'attuazione delle misure» conclude il consigliere federale Berset.

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