La petizione chiede di mettere fine alla politica restrittiva nei loro confronti.
Secondo l'organizzazione cristiana contro la tortura non ci dovrebbero essere negoziati per un accordo di riammissione finché la situazione dei diritti umani nel Paese africano non migliora.
BERNA - Una petizione munita di 11'200 firme chiede di mettere fine alla politica restrittiva in materia di asilo nei confronti dei rifugiati eritrei. La Svizzera viene esortata a rispettare la Convenzione dell'ONU contro la tortura e a concedere loro perlomeno un'accoglienza provvisoria.
Finché la situazione dei diritti umani in Eritrea non migliora, non ci dovrebbero esserci negoziati per un accordo di riammissione, scrive oggi in una nota l'organizzazione cristiana contro la tortura (ACAT, acronimo di "Aktion der Christen für die Abschaffung der Folter"). ACAT Svizzera è all'origine della petizione che sarà consegnata giovedì prossimo alla Cancelleria federale.