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ZURIGOPaesi a rischio: Cantone e aeroporto tengono d'occhio i rimpatri

05.08.20 - 16:41
La collaborazione rappresenta una «vera svolta» secondo il Dipartimento della sicurezza zurighese.
Keystone
Mario Fehr
Mario Fehr
Fonte ats
Paesi a rischio: Cantone e aeroporto tengono d'occhio i rimpatri
La collaborazione rappresenta una «vera svolta» secondo il Dipartimento della sicurezza zurighese.
Ogni giorno a Zurigo atterrano almeno 10 aerei provenienti da zone a rischio.

ZURIGO - Il cantone di Zurigo riceve dalle compagnie aeree, all'aeroporto di Zurigo, i dati di contatto di tutti i passeggeri che giungono da Paesi a rischio. Secondo il capo del Dipartimento della sicurezza Mario Fehr (PS) questa collaborazione con le compagnie aeree è una «vera svolta».

L'obiettivo del provvedimento è di far rispettare la quarantena prescritta per tutte le persone provenienti da Paesi con un maggiore rischio di infezione da coronavirus. La quarantena di dieci giorni ha lo scopo di evitare un aumento esponenziale delle nuove infezioni.

I dati vengono raccolti dalla polizia aeroportuale, che fa parte della cantonale, ha spiegato Fehr durante una conferenza stampa oggi pomeriggio all'aeroscalo zurighese.

Gli agenti ritirano presso la compagnia aerea i moduli di contatto che ogni passeggero interessato deve compilare. Chi risiede nel cantone di Zurigo viene poi registrato elettronicamente. Le informazioni vengono trasmesse al team di contact-tracing della direzione sanitaria.

«I dati non vengono mai inseriti nel sistema di polizia», ha sottolineato il comandante della cantonale, Bruno Keller. Misure di polizia vengono adottate solo nel caso in cui si riceva una segnalazione di sospetta scorrettezza, proveniente dalla direzione sanitaria o da vicini o da supervisori.

Grazie a questi dati, la direzione sanitaria può confrontare quanti viaggiatori provenienti da Paesi a rischio si sono registrati come prescritto e quanti sono effettivamente arrivati. Secondo il capo della polizia Keller, finora sono arrivate a Zurigo 8600 persone provenienti da Paesi a rischio, di cui circa il 15% vive nel cantone.

Secondo la direttiva chi entra in Svizzera proveniente da Paesi definiti dalla Confederazione a rischio o con elevato rischio di infezione da coronavirus deve mettersi immediatamente in quarantena, inoltre entro due giorni deve annunciarsi presso la direzione della sanità. Le infrazioni possono comportare una multa di 10'000 franchi.

Le autorità federali hanno conferito al cantone di Zurigo il compito di far rispettare la quarantena. «Ed è quello che stiamo facendo», ha detto Fehr. «Faremo tutto il possibile affinché le persone che tornano da Paesi a rischio si mettano in quarantena». A tale scopo il Cantone ha bisogno degli elenchi dei passeggeri: non si può contare unicamente sull'onestà dei viaggiatori che rientrano, ha aggiunto Fehr.

Il cantone di Zurigo è «forte nell'esecuzione» e vuole essere credibile, ha spiegato il direttore della sicurezza. «Le persone che si recano nei Paesi a rischio devono sapere che nel cantone di Zurigo devono stare in quarantena», ha detto. «Forse riconsidereranno il loro comportamento in materia di viaggio».

L'esperienza pratica del Cantone mostra che la maggiore minaccia per la popolazione per quanto riguarda il coronavirus sono le persone provenienti da Paesi a rischio.

Il cantone di Zurigo è pronto a farsi carico della registrazione dei passeggeri anche per gli altri Cantoni, ha sottolineato il direttore della sicurezza. Tuttavia, questi Cantoni devono rivolgersi alle compagnie aeree.

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