Da un sondaggio emergono maggiori reticenze nella Svizzera orientale rispetto a quella centrale e al Ticino
Le donne (43% favorevoli) si sono espresse in maniera più scettica sulla vaccinazione rispetto agli uomini (54%).
ZURIGO - Quattro quinti degli svizzeri sono convinti che un vaccino contro il nuovo coronavirus sarà disponibile entro al massimo due anni. La metà di loro si lascerebbe vaccinare. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato dall'agenzia di marketing Mindnow, che ha coinvolto 1'700 persone di tutti i cantoni e le fasce di età.
La maggior parte di coloro che sono disposti a farsi vaccinare ha più di 65 anni (64%). Le donne (43% favorevoli) si sono espresse in maniera più scettica sulla vaccinazione rispetto agli uomini (54%). Dal sondaggio emergono anche differenze regionali in questo ambito, con maggiori reticenze nella Svizzera orientale rispetto in particolare a quella centrale e al Ticino.
Per evitare che il sistema sanitario si sovraccarichi, il 29% degli interpellati ha dichiarato che quest'anno si vaccinerà contro l'influenza stagionale.
Una piccola minoranza degli interpellati (5%) non crede invece affatto all'esistenza del nuovo coronavirus.
Infine, il 24% teme un nuovo lockdown, mentre il 29% ritiene che la situazione non tornerà mai più come prima della pandemia.