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SVIZZERANuovi paesi a rischio: molte persone non potranno recarsi a lavoro

23.07.20 - 08:35
Il Consigliere nazionale ha aspramente criticato le mosse della Confederazione
Keystone
Fonte Pascal Michel, Daniel Krähenbühl / 20 Minuten
Nuovi paesi a rischio: molte persone non potranno recarsi a lavoro
Il Consigliere nazionale ha aspramente criticato le mosse della Confederazione
La situazione è ora complicata per molte persone che pensavano di essere in una zona "sicura" quando sono partiti

BERNA - L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha inserito mercoledì altri 15 paesi nella lista dei paesi a rischio, che comprende ora in totale 42 Stati. Chi arriva in Svizzera da uno di questi paesi deve annunciarsi al proprio Cantone e restare in quarantena per 10 giorni.

Il fatto che 15 nuovi paesi siano stati aggiunti alla lista nel bel mezzo delle vacanze rischia però di mettere in difficoltà molte persone, che credevano di viaggiare in un paese "sicuro". Ora, nel peggiore dei casi, dovranno aggiungere dieci giorni alla propria vacanza.

Per il Consigliere nazionale (PLR) Matthias Jauslin, l'annuncio dell'aggiunta di nuovi paesi nella "black-list" della quarantena è stato «una catastrofe». «Non è accettabile che le autorità annuncino la lista il venerdì, ma la rendano pubblica solo il mercoledì», sostiene Jauslin.

Di conseguenza, nel fine settimana molti viaggiatori si sono recati in paesi che sono stati successivamente inseriti nella lista a rischio, e dovranno così restare in quarantena al loro rientro. Una decisione con conseguenze drastiche: «Molte persone saranno forzatamente assenti dal lavoro». Jauslin si sarebbe aspettato più chiarezza e trasparenza dalle autorità già venerdì.

«Molti non se lo aspettavano» - Ora si pone la questione del pagamento dei salari, ha aggiunto Jauslin. Nel caso di persone che hanno visitato un paese a rischio, è chiaro che il datore di lavoro non deve pagare loro lo stipendio durante la quarantena. Ma «le cose diventano complicate per le persone che hanno lasciato il paese prima di questo aggiornamento», ha detto Jauslin.

C'è anche il pericolo che quest'improvviso obbligo di quarantena venga aggirato, il che favorirebbe addirittura la diffusione del virus. «Molti viaggiatori non si aspettavano la quarantena e non possono permettersi di stare a casa per dieci giorni dal lavoro». Jaulin pensa anche alla grande comunità bosniaca in Svizzera che, ad esempio, va a trovare i parenti.

Invece di insistere su rigide regole di quarantena, Jauslin ha perciò proposto un tampone obbligatorio per chi torna dai paesi a rischio, «tenendo conto del periodo di incubazione, ovviamente». Se il risultato è negativo, la persona dovrebbe essere in grado di tornare al lavoro senza doversi mettere in quarantena. «Sarebbe una soluzione legittima per tutti coloro che si trovano in quarantena senza averne alcuna colpa».

In Bosnia molte visite alle famiglie - Il fatto che anche la Bosnia Erzegovina sia ora nella lista nera della Confederazione sta suscitando vivaci discussioni tra i bosniaci, ha affermato Mario Peric, Amministratore delegato del Centro d'incontri bernese Kultur Shock. «Dopo tutto, molte persone avevano in programma di visitare le loro famiglie durante le vacanze estive.» I bosniaci hanno infatti legami molto forti con i loro parenti e con il paese. «Credo che molti bosniaci accetteranno la quarantena e ci andranno comunque» ha concluso Peric.

In seguito alla decisione del Governo svizzero, l'ONG svizzero-bosniaca i-Platform ha raccomandato alle persone di origine bosniaca di rinunciare alle vacanze estive in Bosnia per quest'anno, come affermato dal CEO Nikola Buric. Tuttavia, la situazione è per molti difficile, e non solo per le persone in Svizzera che vogliono visitare le loro famiglie, ma anche per la stessa Bosnia: «Per l'economia, che dipende fortemente dal settore turistico, la decisione della Confederazione è devastante».

Occhio alla lista - Stefan Kuster, il nuovo direttore della Divisione malattie trasmissibili all’UFSP, ha giustificato ieri l'estensione della lista in conferenza stampa, affermando che il Governo federale deve adattare la lista in modo flessibile. «Non c'è sicurezza di pianificazione per i viaggiatori», ha detto Kuster, «Chiunque stia programmando una vacanza in questo periodo deve aspettarsi che qualcosa vada storto. È il virus a dettare l'andamento di queste cose». Tra due settimane, ad esempio, anche la Spagna potrebbe tornare in lista, se il numero di infezioni continuasse ad aumentare.

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COMMENTI
 

spank77 3 anni fa su tio
Molti scettici non hanno ancora elaborato che stiamo vivendo una situazione straordinaria che capita ogni mezzo secolo.... Forse... Si discute se applicare o meno misure attuate in Austria, Germania, Inghilterra,.... Si critica. Si ride. Tra scegliere la prevenzione e il non fare niente o abbastanza scelgono l ignorare il tutto. Prendendosi gioco di chi ascolta le autorità , del cantone, della politica e delle altre Nazioni. Ma e davvero così la Svizzera? Ricordiamo che anche noi potremmo entrare a far parte della lista dei paesi si rischio....

spank77 3 anni fa su tio
Risposta a spank77
Neanche farlo apposta leggo con tristezza che siamo sulla lista nera della Finlandia... Chi seguirà?

Momos 3 anni fa su tio
Ma nessuno pensa che tutte queste liste siano solo fumo negli occhi?? Ci prendono in giro. Solo io penso che la Svizzera stessa sia un paese a rischio? Oltre confine su 60 000 000 di abitanti hanno 150/200 nuovi positivi al giorno; noi su 8 000 000 ne abbiamo 100/150!!! E' sempre stata SOLO una questione di soldi, non dimenticate che dal 3 Giugno ci era permesso andare in Italia per vacanze, week end, ristoranti etc etc... solo la spesa era vietata!!! Questione di soldi, a nessuno nel governo ha mai interessato la salute dei cittadini, potevi andare oltre confine a fare cio che volevi e rientrare potenzialmente positivo e contagiare... ma ok, basta che non facevi la spesa fuori. Hanno sfruttato al massimo anche una pandemia per fare cassa... vergognosi, vergognosi, vergognosi.

tip75 3 anni fa su tio
chi si mette in viaggio con una pandemia a spasso se la deve grattare e deve ringraziare se starà chiuso in casa invece che in ospedale...

GI 3 anni fa su tio
molti non se lo aspettavano....la comunicazione per alcuni paesi data del 6 luglio per entrata in vigore 23 luglio.....fate vobis e state a casa!!

Nicklugano 3 anni fa su tio
Il problema non è il numero dei paesi a rischio, bensì il fatto che nessuno o ben pochi che rientrano si metteranno in quarantena volontariamente. Su questo spero nessuno abbia dubbi.

Celestin@16 3 anni fa su tio
... e tutti gli autisti dei camion che transitano in CH che provengono da questi paesi a rischio, la quarantena viene applicata??

franco1956 3 anni fa su tio
Franco 1951.Pure io ho fiducia nelle autoritá.Essendo persona a rischio,mi proteggo.Purtroppo molti se ne fanno un baffo delle disposizioni.Vanno in vacanza in paesi a rischio,rientrano come se nulla fosse.Col cavolo che si mettono in quarantena.Paura di perdere il lavoro!!!!Dico io,allora rinuncia alle vacanze,come ho fatto io.IRRESPONSABILI

TI.CH 3 anni fa su tio
Troppo indisciplinati e nel nome dell'economia, bisogna far soldi; e adesso ci cominceremo a grattare visto che aumentano i contagi, niente più LOCKDOWN non é più sostenibile.

franco1951 3 anni fa su tio
https://www.swissinfo.ch/ita/covid-19 la-svizzera-è-il-paese-più-sicuro -secondo-uno-studio/458212 72 Leggete questo articolo di Swissinfo.ch Basta questo in cui si dice che la Svizzera è il paese più sicure per mettere a tacere tutti i dietrologi e sapientoni come questo consigliere. Io ho fiducia nelle nostre autorità e tutti faremmo bene a farlo. Chi va all'estero deve essere consapevole che la situazione può cambiare da un momento all'altro e deve essere perciò pronto a subirne le conseguenze. Questa è anche responsabilità personale.,

sheva 3 anni fa su tio
Jauslin anche lui un “Corona Ignorant “ : concordo in toto con quanto postato più sotto dalla Signora Rusconi ....

sheva 3 anni fa su tio
Come direbbero in Svizzera tedesca “selber Schuld “ ! Se nonostante da mesi si predica di evitare gli spostamenti all’estero e di fare le vacanze ( almeno quest estate e per una volta !) in Svizzera c’è ancora qualcuno che parte in destinazioni lontane o a rischio si arrangino poi per tornare indietro e facciano la quarantena senza tante discussioni ! L’hanno capito in tanti ma non tutti a quanto pare ...

Tarok 3 anni fa su tio
ah ah mi sganascio dal ridere, vorrei vedere chi controlla cosa. Si va in BiH con passaporto bosniaco e al ritorno mostri quello CH, bello lindo senza timbri. Dove é stato sciur Bernasconic? In italia a Rimini!

sheva 3 anni fa su tio
Risposta a Tarok
Ha ha ha ;) in effetti in questi casi c’è sempre in ...serbo una sorpresa ! ;-)

Mauz 3 anni fa su tio
Il diavolo fa le pentole... Nessuno controlla chi ritorna quindi queste sono solo direttive scritte (che la confederazione è obbligata a dare ovviamente) che non vengono però verificate, perché è impossibile farlo (e i viaggiatori lo sanno benissimo). Tutto questo è lasciato nelle mani della responsabilità collettiva e lo sappiamo che ne abbiamo ben poca. Le vacanze sono le vacanze: in quanti sono davvero disposti a rinunciare soprattutto ora che è stato allentato tutto? Sopratutto ora che i messaggi veicolati da cantone e confederazione sono contraddittori e confusi: “forza, ancora un piccolo sforzo e ci siamo!” (pubblicità sui nostri canali televisivi). Ma ci siamo cosa??? Far credere che siamo quasi alla fine di questa situazione mi sembra ridicolo e pericoloso. Il nostro governo da molti consigli (che pochi seguono) e emette direttive difficilmente applicabili (vedi anche il Contact tracing, già difficile da eseguire, e il vuoto legale che lo riguarda, ad esempio il datore di lavoro che vede restare a casa i suoi dipendenti in quarantena e decidere se pagarli oppure no). Si naviga tutti a vista perché non si può fare altro in questo momento.

miba 3 anni fa su tio
Vedo che l'arte dell'improvvisazione e del fai da te non è più una sola prerogativa dei Napoletani.....:):):)

spank77 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Meglio che contribuire in modo lento a rovinare ancora di più L economia. Io ti Consiglio vivamente di parlare con un economista e farti spiegare i due scenari diversi : preventivo e non preventivo (ma solo correttivo). A questo punto mi chiedo cosa potrebbe farti reagire (inteso come cessare di prendere in giro tuttavia sistema). O non ci e nessun punto determinante una tua azione?

roma 3 anni fa su tio
...stranamente, considerato quanto successo negli ultimi mesi, molti pensavano di partire tranquillamente senza nemmeno mettere in conto che la situazione sarebbe potuta mutare repentinamente.

marcopolo13 3 anni fa su tio
Molti dei paesi nella lista sono moooolto ma molto più sicuri della Svizzera... sta lista è ridicola (così come il nostro consiglio federale nella gestione della situazione fin da marzo).

momo73 3 anni fa su tio
Risposta a marcopolo13
si proponga per la prossima elezione del consiglio federale, contiamo sulla sua saggezza.

francox 3 anni fa su tio
"Molti non se lo aspettavano" Ma questi qua dove hanno vissuto negli ultimi mesi?
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