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SVIZZERAInvasione di cavallette in Etiopia: aiuti urgenti dalla Svizzera

15.07.20 - 10:28
La situazione rischia di provocare una carestia in un'area con circa 20 milioni di persone
Keystone
Fonte ATS
Invasione di cavallette in Etiopia: aiuti urgenti dalla Svizzera
La situazione rischia di provocare una carestia in un'area con circa 20 milioni di persone

BERNA - Un'invasione di cavallette sta causando ingenti danni ai raccolti e rischia di provocare una carestia in Africa orientale. Per dare una mano alle popolazioni locali (si tratta di almeno venti milioni di persone) Caritas Svizzera ha inviato aiuti d'urgenza nelle zone sud-est dell'Etiopia e nel Sudan meridionale.

L'Etiopia, il Sudan meridionale e il Somaliland stanno facendo il possibile per limitare l'invasione. I governi nazionali impiegano aerei che irrorano di pesticidi intere strisce di territorio e la popolazione fa il possibile per scacciare le cavallette con bastoni, fumo e facendo rumore, ma gli sciami continuano a riprodursi, spiega Caritas in un comunicato.

Le locuste stanno causando effetti devastanti sul sostentamento dei piccoli agricoltori e delle loro famiglie. «Nelle regioni dei nostri progetti gli sciami di locuste hanno divorato più del 50% del raccolto e raso al suolo grandi pascoli», ha detto Jens Steuernagel, direttore locale di Caritas Svizzera in Etiopia, citato nella nota.

Questa nuova piaga mette a rischio la già precaria sicurezza alimentare di migliaia di famiglie. Gli aiuti inviati da Caritas si concentrano in tre distretti della regione di Oromia definiti prioritari dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO). Dodicimila famiglie ricevono denaro contante per potersi procurare a breve termine i beni di cui hanno più bisogno, come alimenti e materiale protettivo per il bestiame. Caritas fornisce anche sementi di frumento per un nuovo raccolto che possa compensare al meglio le eventuali perdite future.

Tutte le attività di Caritas in corso e previste avvengono nel pieno rispetto dei provvedimenti Covid-19 per proteggere al meglio i propri collaboratori e tutte le persone coinvolte, conclude il comunicato.

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