Disoccupazione effettiva e prospettive saranno determinanti: il numerino “magico” è 2,8 (percento)
Il Consiglio Federale ha il potere di alleviare la sofferenza delle aziende. Se ci saranno le condizioni...
BERNA - “Stiamo valutando un’estensione del lavoro ridotto da 12 a 18 mesi”, ha dichiarato Guy Parmelin. Tali parole hanno fatto sorridere molti datori di lavoro; sicuramente tutti quelli che, negli ultimi mesi, si sono trovati a fare i conti con entrate drasticamente diminuite al fronte di uscite… sempre uguali.
«Se ci sono le condizioni, tale misura può davvero essere estesa - ci ha spiegato Nadine Mathys, collaboratrice scientifica e portavoce della Segreteria di stato dell’economia (SECO) - Si sta appunto decidendo in merito a ciò; la responsabilità è del Consiglio Federale».
È il “se ci sono le condizioni” che può fare la differenza.
«Il Consiglio Federale può estendere il provvedimento nel caso di una disoccupazione rilevante e persistente. In passato, questa è stata considerata rilevante quando maggiore della media sul lungo periodo e quindi anche al di sopra del cosiddetto livello ciclicamente neutro. In Svizzera questo livello è circa del 2,8%».
Qualora dunque, come sembra molto probabile, la disoccupazione dovesse continuare a mostrarsi preoccupante, basandosi sull’Articolo 35 (2) LADI ecco che il Consiglio federale potrebbe accettare di allungare il sostegno alle aziende. Quando? In queste settimane si studierà l’evoluzione di una situazione molto difficile; un eventuale annuncio dovrebbe poi arrivare per la fine di luglio.
Il prolungamento del lavoro ridotto fino almeno al settembre 2021 non dipenderà, comunque, da una nuova crisi sanitaria.
«No, le misure di cui si sta parlando sono generalmente adottate per ragioni economiche. E riguardano tutti i settori: provvedimenti limitati ad alcuni campi specifici non sono in programma».