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Coronavirus, «Non ci sarà una seconda ondata in Svizzera»

SVIZZERACoronavirus, «Non ci sarà una seconda ondata in Svizzera»

28.05.20 - 08:22
Solo ripetuti focolai di infezione, secondo Marcel Tanner, della task force della Confederazione sull'epidemia
Keystone
Fonte ats
Coronavirus, «Non ci sarà una seconda ondata in Svizzera»
Solo ripetuti focolai di infezione, secondo Marcel Tanner, della task force della Confederazione sull'epidemia

BERNA - Una seconda ondata di coronavirus diffusa in tutta la Svizzera? È il timore di molti, ma non ci sarà. Questo almeno è il parere di Marcel Tanner, membro della task force scientifica istituita dalla Confederazione sul Covid-19.

È invece più probabile che ci saranno ripetuti focolai locali di infezione, afferma l'esperto in un'intervista apparsa oggi sui giornali del gruppo Tamedia. Il professore invita a «rilassarsi. È una cosa che va detta alla gente, anche a quelli che si occupano principalmente di economia».

La cosa importante, in ogni caso, è che le persone contagiate siano localizzate rapidamente, ribadisce Tanner. Inizialmente, fa notare, era impossibile monitorare i singoli casi, ma ora in Svizzera la situazione è decisamente migliorata e ciò va fatto per evitare il peggior scenario.

All'origine della forte diminuzione di contagi e decessi vi sono le norme igieniche, come lavarsi le mani, e il mantenimento delle distanze. I recenti sviluppi mostrano che la curva non torna a salire nonostante le riaperture e l'allentamento delle restrizioni. «Se agiamo correttamente possiamo vivere in una certa normalità» nonostante il virus, sostiene Tanner.
 
 

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