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L'associazione dei giornalisti Impressum dice di essere «scioccata» dai licenziamenti
LOSANNA - A causa del calo degli introiti pubblicitari degli ultimi anni la redazione della rivista L'illustré taglia un quarto degli effettivi: quattro dipendenti saranno licenziati e altri quattro andranno in pensione anticipata.
«Una tale decisione è particolarmente dolorosa. Tuttavia, siamo consapevoli che questa misura è inevitabile se vogliamo preservare l'esistenza de L'Illustré», ha dichiarato il caporedattore della rivista romanda fondata nel 1921, Michel Jeanneret, citato in un comunicato del gruppo editoriale Ringier Axel Springer.
Per i dipendenti licenziati sono previste misure complementari che - secondo la nota - vanno al di là dei requisiti di legge. In futuro la redazione sarà composta da 23 persone che, a seconda dei bisogni, sarà rafforzata con dei giornalisti free lance.
«L'Illustré ha una posizione di mercato consolidata nella Svizzera romanda. I suoi lettori sono addirittura cresciuti nel 2019 ed è ancora molto popolare tra il pubblico. Dobbiamo però gettare nuove basi per il futuro della testata, dato che negli ultimi sei anni i ricavi pubblicitari sono diminuiti di oltre il 50%», afferma Alexander Theobald, CEO di Ringier Axel Springer Svizzera.
L'associazione dei giornalisti Impressum dice di essere «scioccata» dai licenziamenti, che arrivano in un momento in cui Ringier ha messo la sua redazione a lavorare a orario ridotto. Anche il sindacato dei media e della comunicazione Syndicom trova incomprensibile la decisione, dato che le possibilità di lavoro a tempo ridotto sono state ampliate dopo la crisi del coronavirus.
Le due organizzazioni di difesa dei giornalisti ritengono pertanto inaccettabile che l'editore effettui licenziamenti dopo aver ricevuto gli aiuti di stato e chiedono quindi di rinunciare al taglio occupazionale.
