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Gli ospedali universitari: «Attenzione a riaprire presto, è pericoloso»

BERNAGli ospedali universitari: «Attenzione a riaprire presto, è pericoloso»

24.04.20 - 16:24
Per l'associazione svizzera di medicina universitaria il rischio di nuove di epidemia resta alto
Keystone
Fonte ATS
Gli ospedali universitari: «Attenzione a riaprire presto, è pericoloso»
Per l'associazione svizzera di medicina universitaria il rischio di nuove di epidemia resta alto

BERNA - Gli ospedali universitari approvano l'allentamento delle misure anti-Covid-19 per le attività educative ed economiche, ma mettono in guardia contro un'apertura troppo rapida perché il rischio di nuove fiammate di epidemia è molto alto.

Lo annuncia un comunicato odierno della associazione svizzera di medicina universitaria (unimedsuisse), che allo stesso tempo esorta la popolazione a non trascurare altre malattie. In caso di emergenza, è essenziale farsi curare rapidamente.

Unimedsuisse accoglie con favore le misure adottate dal Consiglio federale nelle scorse settimane per contenere la pandemia di Covid-19. Sono estremamente efficaci, sottolinea la nota. Il numero di persone curate negli ospedali universitari per coronavirus è diminuito notevolmente nell'ultima settimana. E ciò vale sia per i casi lievi che per i pazienti in terapia intensiva. L'aumento massiccio della capacità di posti letto è stato sufficiente anche al culmine dell'ondata di malattia respiratoria acuta causata dal SARS-CoV-2.

Ma «considerato l'elevato rischio di un ulteriore aumento del numero di casi, è importante che le misure vengano ora allentate con molta cautela», scrive l'associazione che riunisce gli ospedali universitari di Basilea, Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo e le cinque facoltà di medicina della Svizzera.

In particolare Unimedsuisse sostiene espressamente le norme statali volte a limitare i grandi eventi, poiché presentano un elevato rischio di ulteriore diffusione del virus SARS-CoV-2.

Gli ospedali universitari ricordano poi che malattie gravi ed emergenze non devono essere trascurate. Hanno infatti constatato che il loro numero per questioni diverse dalla Covid-19 è diminuito e che alcune delle persone colpite hanno chiesto una consultazione troppo tardi. Le conseguenze possono essere gravi se, per esempio, infarti o ictus non vengono trattati immediatamente, scrive Unimedsuisse.

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COMMENTI
 

Don Quijote 3 anni fa su tio
Tutti i salariati scalciano se devono lavorare di più, per giunta senza un compenso proporzionale, e senza riposo regolare per compensare i mezzi inadeguati messi a loro disposizione! In Svizzera tutti gli anni muoiono centina di persone per regolare influenza, e qualche migliaio perché già ammalate di altre patologie e l'influenza fa traboccare la classica goccia. In tempi normali i morti di sola influenza sono conteggiati, gli altri, quelli con malattie pregresse aggravate dall’influenza stagionale, NO, per legge. Invece oggi si muore solo per colpa dell’influenza! Si condivide paura e cordoglio, si applaude, si esce fuori con mascherina, guanti, aglio e crocefisso al collo … eppure qualche mese fa non fregava niente a nessuno delle vittime per influenza stagionale che, distribuite nell’anno probabilmente non sono di più di oggi! Il problema vero è una popolazione sempre più vecchia e malata tenuta in vita sul filo del rasoio dai farmaci, guai se qualcosa rompe questo delicato equilibrio. Ci vogliono più investimenti per la salute, moderare l’uso dei farmaci e prevenire le malattie migliorando lo stile di vita.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Svezia docet

sedelin 3 anni fa su tio
é ora di riaprire tutto.

SO2 3 anni fa su tio
Com e' possibile che siano politici e funzionari (perche' e' quello che Koch e', un piccolo funzionarietto con la testa montata) a decidere magari contro l avviso di esperti veri ed ospedali?!?

seo56 3 anni fa su tio
Politici.... sveglia!!

spank77 3 anni fa su tio
Lo ripeto e lo ripeterò all'infinito, le cose sono due: 1- Ci va di c*lo e il virus va in letargo fino a autunno 2- Ci va meno di c*lo e il virus è li che aspetta in stand-by per iniziare ancora ad essere "iperattivo"...in questo caso le opzioni sono 2: a) Stiamo chiusi in casa ==> non è la soluzione in quanto i danni a lungo termine siamo sinceri sarebbero enormi b) Usciamo per riattiviare il motore dell'economia...e anche qui le opzioni sono due: i) Diventiamo molto responsabili e applichiamo le regole, mascherina in luoghi affollati dove la distanza sociale non è applicabile e tiriamo Avanti fino all'arrivo del vaccine ii) Riprendiamo il comportamento e le abitudini di sempre, poca distanza, molta incoscienza e allora sarà un continuo apri e chiudi, come un arma a doppio taglio, economico e sanitario
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