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SVIZZERAAumenta l'efficienza energetica: consumo di elettricità in calo

17.04.20 - 07:36
Si registra un'eccedenza nelle esportazioni
Depositphotos (gyn9037)
Nel 2019 il consumo di energia elettrica è diminuito dello 0,8%.
Nel 2019 il consumo di energia elettrica è diminuito dello 0,8%.
Aumenta l'efficienza energetica: consumo di elettricità in calo
Si registra un'eccedenza nelle esportazioni

BERNA - Nel 2019 il consumo di energia elettrica in Svizzera è stato inferiore dello 0,8% rispetto a quello dell'anno precedente.

Nel 2019 il consumo nazionale complessivo è stato di 61,5 miliardi di chilowattora (kWh). Dedotte le perdite legate alla trasmissione e alla distribuzione, pari a 4,3 miliardi, il consumo elettrico effettivo è stato di 57,2 miliardi di kWh. La diminuzione, spiega l'Ufficio federale dell'energia (Ufe), è pari al consumo annuo di circa 89800 economie domestiche).

Le variazioni rispetto al 2018 sono state pari a -1,6% nel primo trimestre, a +2,0% nel secondo trimestre, a -1,3% nel terzo trimestre e a -1,8% nel quarto trimestre 2019.

Nonostante fattori determinanti quali lo sviluppo economico (aumento del Pil dello 0,9%), l'evoluzione demografica (aumento della popolazione dello 0,7%) nonché le condizioni meteorologiche siano all’origine di una crescita, nel 2019 il consumo elettrico in Svizzera ha registrato una leggera flessione, soprattutto grazie all'aumento dell'efficienza energetica.

La produzione nazionale - Gli impianti idroelettrici (centrali ad acqua fluente e centrali ad accumulazione) hanno prodotto l’8,4% di energia elettrica in più rispetto al 2018 (centrali ad acqua fluente +4,7%, centrali ad accumulazione +11,4%). Nell’estate 2019 la produzione delle centrali idroelettriche è aumentata dell’8,2% rispetto all’anno precedente (centrali ad acqua fluente +1,5%, centrali ad accumulazione +14,9%), nei due trimestri invernali la produzione è aumentata dell’8,6% (centrali ad acqua fluente +10,5%, centrali ad accumulazione +7,4%).

La produzione di energia elettrica delle centrali nucleari svizzere è aumentata del 3,5%, attestandosi a 25,3 miliardi kWh (nel 2018 erano 24,4 miliardi). «Ciò è da ricondurre principalmente alla maggiore disponibilità della centrale nucleare di Leibstadt», spiega l'Ufe. Nel 2019 la disponibilità delle centrali nucleari svizzere era dell’86,9% (2018: 83,9%). Il 20 dicembre 2019, dopo 47 anni di esercizio, la centrale nucleare di Mühleberg è stata disattivata.

Le centrali idroelettriche hanno contribuito nella misura del 56,4% alla produzione totale di energia elettrica (di cui centrali ad acqua fluente 24,6%, centrali ad accumulazione 31,8%), le centrali nucleari nella misura del 35,2% e le centrali termiche convenzionali e rinnovabili nella misura dell'8,4%.

Eccedenze delle esportazioni nel 2019 - Nel 2019 sono state effettuate importazioni fisiche per 29,5 miliardi kWh ed esportazioni fisiche per 35,8 miliardi, con un saldo positivo delle esportazioni di 6,3 miliardi. Nel primo e nel quarto trimestre (mesi invernali), il saldo delle importazioni dall’estero è stato di 1,4 miliardi, contro i 5,1 miliardi di kWh del 2018. Nel secondo e nel terzo trimestre la Svizzera ha invece esportato, a saldo, 7,7 miliardi kWh, uno in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

Stando ai dati pubblicati dall'Amministrazione federale delle dogane (AFD), i proventi delle esportazioni di energia elettrica si sono attestati a 1786 milioni di franchi (4,90 ct./kWh). Per le importazioni, gli esborsi sono stati pari a 1385 milioni di franchi (4,57 ct. / kWh). Nel 2019 la bilancia commerciale con l'estero ha quindi registrato un bilancio positivo, pari a 401 milioni di franchi (nel 2018 il saldo positivo era stato di 279 milioni di franchi).

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