L'epidemia sembra rallentare in Svizzera: i nuovi casi sono 260
Le persone contagiate dal Covid-19 sono in totale 26'336, mentre quelle attualmente ricoverate sono 3'045. I morti sono almeno 973. Più di duecentomila i test effettuati.
BERNA - 280 nuovi casi due giorni fa. 254 ieri. 260 oggi. L'epidemia dopo Pasqua ha subito un rallentamento. Sintomo che le misure messe in atto dal Consiglio federale sono state recepite e assimilate dalla maggior parte della popolazione. Proprio ieri Patrick Mathys, capo della sezione Gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell’UFSP si complimentava con gli svizzeri per la «responsabilità» dimostrata anche nel lungo ponte pasquale. «I casi registrati - precisava Mathys - sembrano essere al ribasso. Ma per ora possiamo parlare solo di una tendenza». Detto in altre parole, e parafrasando il Ministro della Sanità Alain Berset, «questo è un ottimo segnale, ma non siamo ancora giunti alla fine». La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. Soprattutto se si vuole evitare il pericolo di una seconda ondata. «Faremo tutto il possibile per allentare le misure al momento giusto. Questo per non doverle stringere nuovamente in seguito». Cautela e rispetto delle regole rimangono quindi le parole chiave anche in questo momento. Anche (e soprattutto) ora che si incomincia a intravvedere una debole luce in fondo al tunnel.
Una piccola speranza che viene rafforzata dai numeri odierni - riportati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e basati sui dati di laboratori e medici - tra i più bassi dall'inizio dell'epidemia. Nelle ultime ventiquattro ore sono infatti stati registrati 260 nuovi casi di Covid-19 in Svizzera, portando così il totale dall'inizio dell'epidemia a quota 26'336 contagi. Nel totale - precisa l'UFSP - oltre ai 260 nuovi casi odierni, sono stati inglobati 323 test di laboratorio positivi, relativi alle scorse settimane.
Discrepanze - Dai numeri si può notare che le persone ospedalizzate sono 3'045, mentre quelle decedute sono almeno 973 (ieri erano 900). I dati ufficiali forniti dall'UFSP, soprattutto quelli relativi ai decessi, presentano però delle discrepanze con quelli che provengono direttamente dai cantoni. Questi sono stati raggruppati in una mappa dal dottorando dell'Università di Berna Daniel Probst. E le cifre - aggiornate in tempo reale - alle 13.00 ravvisavano meno contagi (26'097), ma un numero di decessi nettamente più alto (1'213).
263 morti in Ticino - Anche in Ticino le nuove infezioni sembrano aver subito un netto rallentamento rispetto alle scorse settimane. Il nostro cantone - a ogni modo - resta tra le regioni più colpite della Confederazione con 2'927 casi positivi e 263 decessi provocati da Covid-19. Nelle ultime ventiquattro ore si sono però registrati "solamente" quindici nuovi contagi (ieri erano dodici) e cinque decessi. L'incidenza della malattia nel nostro cantone resta tra le più alte della Confederazione (823.6): solo Ginevra ha infatti un numero di contagi più alto con 906.5 casi ogni centomila abitanti. Seguono poi Vaud (616.9), Basilea Città (534) e Vallese (476). Il dato della Confederazione (308 casi per centomila abitanti) è uno dei più alti dell'intero Vecchio Continente.
Ospedalizzazioni - Negli ospedali svizzeri sono ricoverate 3'045 persone tra 0 e i 101 anni con un'età mediana che si assesta sui 71. I ricoveri concernono uomini per il 61% dei casi. «Su 2'649 persone ricoverate con dati completi - precisa l'UFSP - il 13% non aveva malattie preesistenti». L'87% dei pazienti soffriva quindi già di una o più patologie. Ma quali sono le più citate? «La prima è l'ipertensione arteriosa (53%), seguono le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). Tra le persone ricoverate in ospedale, i tre sintomi più presenti sono febbre (66%), tosse (63%) e problemi respiratori (40%). «Il 44% dei casi aveva la polmonite».
Decessi - Finora in Svizzera sono morte 973 persone. L'incidenza in Svizzera è di 113 morti per milione di abitanti. Anche la maggior parte dei decessi riguarda persone di sesso maschile. Gli uomini morti sono infatti 585 (60%), mentre le donne decedute sono 387 (40%). L'età delle vittime varia dai 27 ai 101 anni. L'età mediana dei decessi è di 84. «Su 938 persone decedute con dati completi, il 97% soffriva di una o più malattie preesistenti». Anche qui le patologie più menzionate sono ipertensione arteriosa (65%), le malattie cardiovascolari (56%) e il diabete (27%).
Più di duecentomila test - La Svizzera resta tra i Paesi che fa più tamponi al mondo. «Abbiamo eseguito 202'633 test», precisano le autorità. «Circa il 15% di essi sono risultati positivi».
Sistema sentinella - In base ai dati forniti dai medici del sistema Sentinella dal 4 al 10 aprile il tasso di consultazioni dovute a sospetto di Covid-19 risulta calante rispetto alla settimana precedente. L'UFSP precisa però che l'estrapolazione dei dati di Sentinella ha un «valore limitato», poiché i sintomi da coronavirus differiscono solo leggermente da quelli dell'influenza.