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SVIZZERACoronavirus, gli svizzeri temono di meno la disoccupazione rispetto al resto dell'Europa

03.04.20 - 09:14
Anche la morte di un parente preoccupa meno gli elvetici
Keystone
Fonte ats
Coronavirus, gli svizzeri temono di meno la disoccupazione rispetto al resto dell'Europa
Anche la morte di un parente preoccupa meno gli elvetici

BERNA - Rispetto agli Europei e agli Americani, i cittadini elvetici temono meno la crisi economica e la disoccupazione, stando a un sondaggio pubblicato oggi dai giornali romandi del gruppo Tamedia. Gli Svizzeri sono inoltre meno preoccupati dalla morte di un parente o dall'eventualità di essere affetti dal coronavirus.

Un intervistato su cinque (22%) teme una crisi economica nella Confederazione a fronte di due persone su cinque (38%) in media nei nove Paesi (Germania, Spagna, Italia, Francia, Belgio, Regno Unito, Svizzera, Polonia e Stati Uniti) in cui è stato realizzato il sondaggio.

Soltanto la Francia registra un tasso inferiore (17%), mentre in Italia (51%), in Spagna (46%) e in Germania (45%) gli interrogati sono i più spaventati dalla crisi economica.

Gli Svizzeri sono pure tra coloro che temono meno la disoccupazione o la perdita del reddito (15% su una media del 35%). Sul fronte opposto, sono invece la Polonia (49%), la Spagna (46%) e gli Stati Uniti (45%) ad avere i maggiori timori.

Gli Svizzeri sono fiduciosi che il Paese possa sopportare meglio la crisi degli altri, poiché «si ha un livello di vita più elevato e un tasso di disoccupazione più basso e si sono superate meglio che altrove le precedenti crisi del 2008-2010», ha spiegato il politologo dell'Università di Ginevra Pascal Sciarini, citato negli articoli.

Anche di fronte alla malattia e alla morte, gli Svizzeri sono più fiduciosi. Un intervistato circa su quattro (27%) teme il decesso di un parente contro sette Francesi su dieci (71%) e due terzi degli Spagnoli (67%).

Per quanto riguarda infine le misure prese dal Governo, il 29% degli Svizzeri le ritiene sufficienti, il 12% ne vorrebbe di meno e un terzo auspicherebbe al contrario provvedimenti più severi. Un quarto degli intervistati non si è invece pronunciato sul tema. Negli altri Paesi il 51% sarebbe favorevole a misure più drastiche, mentre il 6% vorrebbe un allentamento e un terzo si dichiara soddisfatto della situazione attuale.

Il sondaggio è stato realizzato tra il 24 e il 30 marzo dall'istituto YouGov per conto dei giornali europei dell'alleanza LENA alla quale appartengono pure La Tribune de Genève e il Tages-Anzeiger. Complessivamente sono state intervistate 10'963 persone, di cui 507 in Svizzera.
 
 

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