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SVIZZERAAlcune aziende piccole costrette a licenziare il personale

02.04.20 - 10:22
Diversi imprenditori e i lavoratori indipendenti non si sentono abbastanza tutelati da Berna
Keystone
I lavorato indipendenti criticano il Dipartimento di Guy Parmelin: «Non fa abbastanza».
I lavorato indipendenti criticano il Dipartimento di Guy Parmelin: «Non fa abbastanza».
Fonte ats
Alcune aziende piccole costrette a licenziare il personale
Diversi imprenditori e i lavoratori indipendenti non si sentono abbastanza tutelati da Berna
Le conseguenze dell'epidemia sulle PMI sono drammatiche: «Fatturato crollato del 75% a marzo». E sui prestiti: «Non sono una soluzione visto che vanno rimborsati».

BERNA - Il 6,5% delle piccole e medie imprese (PMI) interrogate nell'ambito di un sondaggio hanno già licenziato personale a causa del coronavirus, e un ulteriore 8% prevede di farlo prossimamente. Un terzo degli interpellati si sente inoltre non aiutato abbastanza da Berna.

I dati emergono da un rilevamento effettuato da Gryps, portale che mette in comunicazione le piccole aziende con i consumatori, in base a un rilevamento effettuato fra il 30 marzo e oggi cui hanno partecipato 270 realtà imprenditoriali. L'indagine mette fra l'altro in luce come il 43% degli interrogati abbiano già introdotto il lavoro ridotto e il 54% abbia decretato uno stop alle assunzioni.

Le conseguenze dell'epidemia sono pesanti: il 30% delle PMI ha osservato per il mese di marzo un crollo del fatturato pari ad almeno il 75%. Intanto il 10% ha concordato con il locatore una riduzione del canone d'affitto, mentre un altro 19% si appresta a richiedere un analogo allentamento.

Come noto la Confederazione si sta muovendo in aiuto degli imprenditori, ma secondo il 34% degli interpellati non sta facendo abbastanza. «In particolare i lavoratori autonomi sono insoddisfatti del sostegno limitato e si sentono minacciati nella loro esistenza: questo emerge dai numerosi commenti personali raccolti nel sondaggio», afferma Gaby Stäheli, presidente della direzione della società con sede a Rapperswil (SG) che gestisce il portale, citata in un comunicato. «Anche i prestiti senza interessi per molti non risolvono il problema, perché devono essere rimborsati».

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COMMENTI
 

Equalizer 3 anni fa su tio
Vedo che moltissima gente non ha ascoltato bene quando il consigliere federale ha detto che gli aiuti servono per sopravvivere alla situazione straordinaria, NON A MANTENERE LO STANDARD DI VITA, e direi che queste parole sono chiare ed univoche.

Meck1970 3 anni fa su tio
Si parla sempre di miliardi...... per altri..... Adesso che la Svizzera li ha bisogno.... Non ci sono più aiuti miliardari ..... ed è passato solo 1-2 mesi da quando è cominciata questa maledetta pandemia.

Canis Majoris 3 anni fa su tio
Viviamo in una nazione ricca, con un bassissimo debito publico... ma possibile che in una situazione del genere non si possa semplicemente distribuire soldi a chi ne ha davvero bisogno? Poi si lamenteranno in futuro che ci sono troppi disoccupati, poche entrat fiscali ecc... come al solito i nostri politici hanno i paraocchi!

Libero pensatore 3 anni fa su tio
Risposta a Canis Majoris
Per me andrebbe bene distribuire denaro a fondo perso, ma solo dietro attenta analisi dell’impresa che li riceve. Questo richiede del tempo, ragione per cui autorizzerei un secondo pacchetto di aiuti, che verrebbero erogati con tempistiche più lunghe. Qua occorre stare attenti perché eventuali abusi graveranno su tutti noi per anno. La confederazione distribuisce soldi nostri. Si tratta di fondi che provengono dal pagamento di imporre e tasse che tutti noi, in misura diversa, abbiamo pagato. Io gradirei venissero dati a realtà meritevoli e in grado di tornare ad essere redditizie a crisi terminate. Oggi diamo soldi a cani e porci, senza interessarci al fatto che questi saranno in grado o meno di restituirli. Te lo dica da persona che lavora in banca e che si sta occupando di queste proprio ora. È una settimana che faccio solo questo, quindi conosco bene la realtà. Ciao

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Canis Majoris
e chi decide sul chi ne ha veramente bisogno? e non hai pensato alle piccole o grandi imprese che già in periodi normali 'falliscono' lasciando indietro debiti a non finire e poi riaprono con un altro nome. vedo che tu sei disposto a pagare per queste ditte. io sinceramente no. a già dimenticavo tu vivi senza soldi!

Canis Majoris 3 anni fa su tio
Risposta a Zico
oltretutto tu, con quello che scrivi, ritieni che la totalità degli impresari é corrotto! Ti do ragione per un 5-10%... ma il restante come lo vuoi aiutare? Facendolo fallire? Complimenti, il tuo Qi é impressionante

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Canis Majoris
il mio QI non ha mai inneggiato al Corona virus come hai fatto tu. (ha risolto il roblema dell'inquinamento: parole tue!) Io non ho mai detto che i soldi sono creati dal nulla: tu sì. inoltre io so leggere e tu no: qui sotto ho scritto che abusi ce ne saranno sicuramente; non sono così ignorante da sparare percentuali: tu sì. ilmi QI paragonato al tuo è impressionante, molto superiore: su questo ti do ragione!

Libero pensatore 3 anni fa su tio
Risposta a Canis Majoris
Secondo me abbiamo un 5-10% di furbacchioni in CH e un 10-15% in Ticino. La nostra percentuale è più elevata per ovvi motivi. Ci saranno molte realtà, oneste, che però non riusciranno a ripagare il debito. Il problema per me è stato solo uno: usare il fatturato per determinare l’importo dell’aiuto. Avrebbero dovuto utilizzare il cash flow ponderato degli ultimi tre anni e moltiplicarlo per 5. Qui abbiamo un sacco di imprese con cash flow nullo e questi non saranno in grado di rimborsare. Mi pare ovvio che chi ha deciso sapeva benssimo che una buona parte dei prestiti di fatto solo a elargiti a fondo perso.

Arciere 3 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Visto che sei del ramo avrei una domanda: quando consentite prestiti ad aziende in difficoltà, dopo averne valutato il profilo, come fate a dire se saranno rimborsati, dal momento che nessuno sa quanto tempo durerà la pandemia? In altre parole, prestiti per 3 o 6 mesi di inattività non sono considerabili persi se la crisi dovesso durare un anno o più?

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
abusi ce saranno, stai tranquillo. l'occasione fa l'uomo ladro. e se già fallivano in tempi normali; riaprendo 7 gg dopo sotto un'altro nome, per questi èr una manna caduta dal cielo. (SUISSE) SA

Libero pensatore 3 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Se ti riferisci ai prestiti garantiti dalla confederazione, le banche non fanno alcuna valutazione sul business o sull’impresa. Il nostro compito si limita a le una verifica del documento con il quale viene presentata la richiesta. Tutti i campi devono essere compilati correttamente.

Canis Majoris 3 anni fa su tio
Risposta a Arciere
I prestiti al momento sono elargiti per il 10% del fatturato dello scorso anno, interessi 0 e da ridare in 60 mesi.

Arciere 3 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Grazie.

Meck1970 3 anni fa su tio
Sono 20 -30 anni che le spese aumentano e i politici non hanno mai fatto niente per fermarle. Il ceto medio, le piccole e medie imprese hanno sempre meno margine di guadagno. Basta un 1-2 mesi di crisi e questo è il risultato …….

Arciere 3 anni fa su tio
Con tutta la comprensione per la situazione delle PMI e augurando che la maggior parte riescano ead emergere dopo la crisi, suppongo che il Governo non abbia la possibilità di iniettare soldi in tutte le imprese in difficoltà. Non so se esistono assicurazioni per questo tipo di calamità; credo di sì (assicurazione per perdita di guadagno e simili); ma di sicuro lo Stato non rappresenta un'assicurazione in un tal caso. Penso che un'epidemia, benché improbabile, è possibile e prevedibile come la grandine per i viticoltori (primo esempio che mi viene in mente). L'imprenditore assume dunque i rischi inerenti ad un'attività in proprio.

tazmaniac 3 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Ciao Arciere, pensa che le assicurazioni hanno fatto la furbata...un paio di clienti, previdenti, si sono sentiti negare il pagamento dalla propria assicurazione perchè l'OMS aveva cambiato lo stato da epidemia a pandemia...non so cosa ne pensi, ma a me sembra una presa per i fondelli...

Arciere 3 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Ciao Taz, scusa il ritardo della risposta. Beh, confesso che sono ignorante in materia. Ma si sa, le assicurazioni coprono tutto tranne quel che ti succede. Così a vista d'occhio sembra una presa per i fondelli anche a me, dato che una pandemia è per forza e automaticamente un'epidemia, mentre in senso inverso no. Stammi bene :-)

tazmaniac 3 anni fa su tio
Risposta a Arciere
esatto. Idem, ma io, onestamente avrei fatto la stessa cosa. Se penso a tutelarmi in casi del genere, a meno che non me lo dica apertamente, nella mia ignoranza i termini li reputo di uguale significato. Non scusarti per il ritardo della risposta, ci mancherebbe, non pretendo che uno sul blog sia lì pronto a rispondere... ;o) idem, resta in salute.

F/A-18 3 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Con tutto il rispetto per le vostre considerazioni io invece penso che un’assicurazione può coprire una epidemia in quanto economicamente sopportabile da eventualmente coprire finanziariamente mentre una pandemia a livello planetario difficilmente penso che si possa risarcire.

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
scusate se mi intrometto ma nelle CGA sotto la voce pandemia si trova: L’assicurazione non copre i danni a) causati da virus influenzali e da prioni (scrapie, mucca pazza, Creutzfeldt-Jakob, ecc.); b) dovuti a germi patogeni per i quali sia stato dichiarato a livello nazionale o internazionale il grado pandemico OMS 5 o 6; non so se vi possa aiutare

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
scusa vedo il tuo post in anteprima ma poi sparisce. comunque io volevo dire epidemia e non pandemia. le esclusioni si riferiscono all EPIDEMIA e la voce A non è sommata alla voce B. quindi in caso di epidemia causata da virus influenzali (credo il corona lo sia) non vi è copertura.

tazmaniac 3 anni fa su tio
Risposta a Zico
strano, il mio cliente ha detto che gli è stato rifiutato il pagamento proprio perchè, in un primo momento si trattava di epidemia e gli hanno dato l'ok, salvo poi rimangiarsi la parola quando l'OMS ha decretato la pandemia. Così mi è stato detto.

tazmaniac 3 anni fa su tio
Risposta a Zico
Ciao Zico, ero convinto di averti risposto ma pare che il post sia sparito...boh... comunque. Grazie per la tua indicazione ma a mio parere personale, se io fossi un indipendente e stessi stipulando un'assicurazione proprio in virtù di possibili epidemie onestamente, se non dovesse farmelo notare chiaramente l'assicuratore, difficilmente penserei ad uan differenza tra epidemia e pandemia, quindi, spiace dirlo ma sono le classiche clausole fuorvianti...e sfido qualsiasi assicuratore a sostenere che durante i colloqui per la vendita di questi prodotti fanno notare al cliente questa differenza...secondo me, la maggior parte di loro sta cadendo ugualmente dal pero...

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
la facessero anche notare sfido chiunque prima di questo Coronavirus a capire la differenza tra pandemia ed epidemia. Gli agenti di assicurazioni non sono marziani, ne scienziati e tantomeno medici. anche secondo me buona parte di loro sta cadendo ugualmente dal fico

seo56 3 anni fa su tio
É normale in situazioni del genere... purtroppo.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
La soluzione è un farmaco corretto che curi l'infezione SE questa avviene. Il vaccino è "preventivo" ... previene cioè le case farmaceutiche dal fallire, serve solo a questo: CASSA.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Scusa i commenti fuori tema
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