L'Associazione traffico e ambiente loda il provvedimento dei Paesi Bassi. Ma la politica da noi potrebbe scagliarsi contro una simile proposta
BERNA - Il governo olandese ha ridotto, nelle ore diurne, il limite di velocità sulle autostrade da 130 km/h a 100 km/h. L’obiettivo è abbassare le emissioni di ossido di azoto, dopo che nel maggio dello scorso anno erano talmente alte da violare la legislazione europea. Ma l’esempio dei Paesi Bassi potrebbe presto essere esportato. Anche in Svizzera, secondo l’Associazione traffico e ambiente (ATA).
«La riduzione della velocità a 100 km/h è una delle poche misure in favore del clima che potrebbe avere un effetto immediato e diretto», spiega a 20 Minuten Martin Winder, project manager di ATA. Alcune stime parlano di una riduzione di CO2 del 2-3%. A 80 km/h scenderebbero del 5-7%. «Un risultato importante, per una sola misura. E anche le polveri fini si ridurrebbero considerevolmente».
Secondo l’esperto di ATA, ridurre la velocità in autostrada conterrebbe anche gli ingorghi e il traffico risulterebbe più scorrevole. E propone un modo affinché gli utenti della strada possano vedere la misura di buon occhio: «I tempi non si allungano, arrivi a destinazione maggiormente rilassato e nel serbatoio c’è più benzina».
Dal canto suo, il portavoce dell’Ufficio federale delle strade (USTRA), Thomas Rohrbach, chiarisce che stabilire il limite di velocità in autostrada rappresenta una questione politica. «USTRA persegue una gestione del traffico con limiti dinamici e temporanei. È da tempo che diciamo che su un’autostrada svizzera a quattro corsie la velocità ottimale media sarebbe tra gli 80 e i 90 km/h, con un traffico molto più scorrevole». Nonostante la mossa dei Paesi Bassi venga lodata, per combattere l’inquinamento «non è efficace tanto quanto alcuni rimedi svizzeri, quali la tassa sul CO2 e le prescrizioni sulle emissioni di CO2».
Malgrado l’idea possa piacere all’Associazione traffico e ambiente, che si impegna per una mobilità in armonia con le esigenze dell’ambiente e delle persone, la soluzione olandese difficilmente troverebbe l’appoggio della politica. «È una totale assurdità - taglia corto il consigliere nazionale PLR Christian Wasserfallen -. Il limite, anzi, dovrebbe essere innalzato a 130 km/h. È già possibile scendere a 100 km/h su alcuni tratti e in alcuni momenti grazie alla segnaletica flessibile. Porre un limite fisso non inciderebbe significativamente sull’ambiente e comporterebbe per gli automobilisti un’enorme perdita di tempo».