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GRIGIONILa tubercolosi bovina non è (ancora) espatriata nei Grigioni

11.02.20 - 11:29
La malattia è presente nel Vorarlberg. Le analisi effettuate sui cervi retici hanno avuto esito negativo, ma il pericolo non è da sottovalutare
Keystone (archivio)
Fonte ats
La tubercolosi bovina non è (ancora) espatriata nei Grigioni
La malattia è presente nel Vorarlberg. Le analisi effettuate sui cervi retici hanno avuto esito negativo, ma il pericolo non è da sottovalutare

COIRA - I cervi grigionesi sono stati per ora risparmiati dalla tubercolosi bovina. Lo indica il governo sulla base di uno studio svolto in collaborazione con l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e il Principato del Liechtenstein. In Austria, si è constatato che la malattia può costituire un rischio anche per l'uomo.

Il pericolo di un contagio non è da sottovalutare, spiega oggi il Governo cantonale, in quanto i cervi infettati rappresentano un alto rischio non solamente per gli animali selvatici ma anche per i capi di allevamento, con pericoli potenziali anche per l'essere umano. I risultati dello studio mostrano che le misure adottate finora funzionano, indica la nota.

Come indicato dall'USAV lo studio si propone d'individuare misure per prevenire e combattere la tubercolosi nei cervi, che tengano conto non solo delle caratteristiche regionali dei Grigioni e del Liechtenstein, ma anche della situazione nel Vorarlberg e in Tirolo, dove la tubercolosi bovina nei cervi è presente da anni.

Ebbene, i risultati dello studio mostrano non solo che le misure di prevenzione adottate finora stanno dando i risultati sperati ma anche che la sorveglianza e il riconoscimento precoce nei cervi funzionano.

La lotta alla tubercolosi rimane tuttavia una sfida importante, motivo per cui vengono valutate ulteriori misure, per la regolamentazione degli effettivi di cervi, il divieto di alimentazione e la sicurezza degli animali da reddito. I servizi federali raccomandano pertanto di evitare i contatti tra i cervi e gli animali da reddito, aggiungendo che potranno essere adottate misure di controllo per ridurre il contatto tra gli effettivi di cervi sani e quelli affetti da tubercolosi.

Malattia trasmissibile anche agli esseri umani - Le misure di prevenzione sono importanti poiché, sottolinea l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, la tubercolosi è una malattia infettiva cronica e batterica che può colpire sia gli animali che l'essere umano.

L'agente patogeno della malattia, il Mycobacterium caprae è da anni riscontrato nei cervi delle zone alpina al confine tra Germania e Austria.

Nel Vorarlberg (Austria), dove sono stati riscontrati singoli casi di contagio negli effettivi di bovini, l'agente patogeno nella selvaggina viene considerato un pericolo anche per l'essere umano e per gli animali.

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