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SVIZZERA / CINAUn volo verso la Francia per gli svizzeri bloccati a Wuhan

31.01.20 - 12:07
I cittadini bloccati nella metropoli cinese saranno rimpatriati, come si evince da un messaggio del DFAE
Keystone
Un volo verso la Francia per gli svizzeri bloccati a Wuhan
I cittadini bloccati nella metropoli cinese saranno rimpatriati, come si evince da un messaggio del DFAE

BERNA/WUHAN - A causa dell’epidemia di coronavirus, da Wuhan non si esce. Ed è così da giorni. Una situazione che mette in difficoltà anche diversi cittadini elvetici, che si trovano così bloccati nella metropoli cinese. Ma ancora per poco: presto dovrebbero poter prendere un volo diretto in Francia.

Lo si evince da un messaggio che il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha inviato stamani ai cittadini interessati e di cui è entrato in possesso anche 20 Minuten: «La Francia ha dato il consenso e lei potrà salire a bordo di un aereo diretto in Francia che stanotte dovrebbe partire da Wuhan». Anche parenti cinesi potranno lasciare il paese.

Appuntamento al consolato - Secondo le indicazioni del DFAE, i cittadini che intendono partire avrebbero dovuto presentarsi a mezzogiorno al consolato francese di Wuhan. E da lì sarebbero stati portati all’aeroporto. Ma pochi istanti dopo la prima comunicazione, la Confederazione ha fatto sapere che il volo è stato ritardato per delle formalità. Ora il rimpatrio è previsto per domani, sabato, come spiega Fabienne Blaser, residente a Wuhan.

La quarantena - Comunque nel momento in cui metteranno piede in Europa, gli svizzeri dovranno attendere ancora due settimane prima di poter rientrare nella Confederazione: «La preghiamo di tenere conto del fatto che resterà in quarantena per quattordici giorni in Francia» si legge ancora nel messaggio del DFAE.

Non è comunque chiaro se i cittadini intenzionati a partire riusciranno a raggiungere il consolato. A Wuhan infatti la circolazione è stata vietata alla maggior parte dei veicoli. Il DFAE fa comunque sapere che diversi francesi sono riusciti a giungere a destinazione. La trasferta dovrebbe quindi essere possibile anche per gli svizzeri.

Tutti risultati negativi - Intanto l'Ospedale universitario di Ginevra, dove si trova il Centro nazionale di riferimento per le infezioni virali emergenti (CRIVE), ha riferito a Keystone-ATS che da martedì il laboratorio ha esaminato circa un centinaio di campioni di pazienti sospettati di aver contratto il coronavirus e che i test sono risultati tutti negativi.

Fino a martedì nel centro erano stati chiariti meno di 10 casi, ha precisato l'Ospedale universitario di Ginevra. Il CRIVE aveva sviluppato circa dieci giorni prima un test per la diagnosi. Un tampone nasofaringeo è sufficiente.

L'assitenza - Il Touring Club Svizzero (TCS) ha da parte sua comunicato oggi di aver già fornito assistenza a 81 dei suoi soci in difficoltà e ricevuto oltre 250 telefonate dall'inizio della crisi. In collaborazione con il DFAE la task force del TCS fornisce consulenza medica, organizza il rientro in Svizzera e annulla i viaggi nelle zone colpite dall'epidemia.

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