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Le impiegate, senza tempo libero e giorni di riposo, hanno accumulato giornalmente ore supplementari, non hanno potuto muoversi liberamente ed erano rimunerate nettamente meno rispetto alle condizioni del settore
BERNA - Su due donne e un uomo di cittadinanza serba pesano forti sospetti di sfruttamento, per anni, di personale di pulizia femminile straniero nelle località turistiche di Gstaad e Saanen, nell'Oberland bernese. Le tre persone sono state poste in regime di carcere preventivo.
Le indagini sono tuttora in corso, indica un comunicato odierno del Ministero pubblico per compiti speciali del Canton Berna. Secondo i risultati forniti finora dall'inchiesta, i tre accusati facevano venire in Svizzera donne estere, soprattutto serbe, e poi facevano da intermediari proponendo i loro servizi a terzi.
Per la procura le donne di pulizia, senza tempo libero e giorni di riposo, hanno accumulato giornalmente ore supplementari, non hanno potuto muoversi liberamente ed erano rimunerate nettamente meno rispetto alle condizioni del settore.
Formalmente il ministero pubblico ha aperto l'inchiesta per infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione.
Le indagini hanno anche portato al fermo di sette donne serbe, vittime dello sfruttamento. Per loro le autorità hanno in parte ordinato misure di protezione, si legge nella nota.
