Agenti statunitensi supervisioneranno la torre di controllo in occasione del WEF: «Gli americani ordinano, gli svizzeri cedono il timone»
ZURIGO - Non solo Davos è in fermento per l’arrivo di Donald Trump. Le stringenti misure di sicurezza richieste dai servizi segreti americani, infatti, creano un certo subbuglio anche a Kloten, dove il presidente atterrerà martedì.
Come riporta la NZZ am Sonntag citando fonti interne allo scalo, due agenti statunitensi prenderanno in particolare posto nella torre di controllo dell’aeroporto zurighese per verificare che tutto funzioni secondo i loro piani. «Dei collaboratori dei servizi segreti statunitensi staranno nella torre di controllo», conferma al domenicale il portavoce di Skyguide, Valadi Barrosa, precisando che degli agenti americani hanno ottenuto l’accesso al locale di controllo del traffico aereo, normalmente inaccessibile ai più.
E che si tratti di una situazione del tutto eccezionale lo conferma anche Barrosa: «Non è la regola, ma viene valutato di caso in caso in relazione al dispositivo di sicurezza impiegato», afferma.
L’Air Force One del presidente americano, del resto, è un velivolo del tutto speciale. Non è infatti visibile sui radar per il controllo aereo al fine di ridurre il rischio di attentati, sottolinea la fonte del domenicale svizzero tedesco. Quando si appresta ad atterrare accompagnato da altri due velivoli, poi, lo spazio aereo viene lasciato libero e le operazioni a terra si arrestano fino a dopo il suo atterraggio: «Gli americani ordinano, gli svizzeri cedono il timone», critica l’insider.
La Fedpol non fornisce informazioni su quanti agenti statunitensi arriveranno in Svizzera per garantire la sicurezza di Trump al WEF. Nel 2018 si trattava di alcune centinaia di persone. Il portavoce Florian Näf, tuttavia, fa sapere che l'Ufficio federale di polizia prepara l'arrivo di ogni delegazione straniera in stretta collaborazione con i relativi rappresentanti e che si tratta di un processo ben rodato. Ogni agente armato americano dovrà avere un apposito permesso del WEF: «Autorizziamo solo pistole», precisa Näf.
Il WEF si terrà da martedì 21 a venerdì 24 gennaio 2020. Sono attesi circa 3000 esponenti del mondo economico, politico, scientifico e culturale provenienti da una novantina di Paesi.
La Confederazione ricorda che, per gli enti pubblici svizzeri, le spese supplementari previste per la sicurezza del WEF 2020 ammonteranno complessivamente a circa 9 milioni di franchi. Esse saranno sostenute per il 25% dagli organizzatori del WEF (2,25 mio. fr), per un altro 25% dal Cantone dei Grigioni (2,25 mio. fr), per il12,5% dal Comune di Davos (1,125 mio. fr) e per il 37,5% dalla Confederazione (3,375 mio. fr).