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SVIZZERA «L'importazione illegale di animali è aumentata negli ultimi anni»

16.01.20 - 06:03
Il sequestro dei due pesci provenienti dall'Amazzonia non è un caso isolato. La portavoce delle Dogane: «Per quanto riguarda la conservazione della specie si passa da 569 casi nel 2017 a 747 nel 2018»
AFD/SPAB
«L'importazione illegale di animali è aumentata negli ultimi anni»
Il sequestro dei due pesci provenienti dall'Amazzonia non è un caso isolato. La portavoce delle Dogane: «Per quanto riguarda la conservazione della specie si passa da 569 casi nel 2017 a 747 nel 2018»

BERNA - Quello dei due pesci provenienti dall’Amazzonia - sequestrati lo scorso 4 gennaio al valico sangallese di Oberriet - è solo l’ultimo caso d'importazione illegale di animali, anche rari o in via di estinzione, che viene scoperto ai confini svizzeri. E storie simili si sono verificate, in passato, anche in Ticino. Una delle ultime - era il 23 settembre del 2018 - riguardava due boa Constrictor Imperator che le guardie di confine di Pizzamiglio trovarono nascosti nella borsetta di una donna che stava attraversando la dogana in automobile assieme alla propria famiglia. I rettili, ovviamente, non erano stati dichiarati. E sebbene non siano animali strani, è impossibile non citare la storiaccia di contrabbando (fortunatamente terminata con un lieto fine) degli undici cuccioli salvati il giorno di Natale dell'anno appena trascorso a Chiasso-Brogeda. I cagnolini, ammassati uno sopra l'altro in una gabbietta microscopica a bordo di un'auto con targhe straniere, sono stati in seguito affidati alla Spab.

Una pratica in aumento - «L'importazione illegale di animali è aumentata negli ultimi anni», precisa la portavoce dell'Amministrazione federale delle Dogane (AFD) Donatella Del Vecchio contattata da Tio.ch/20 minuti. «Per quanto riguarda la conservazione della specie siamo passati dai 569 casi del 2017 ai 747 del 2018». Dati, questi, che riguardano naturalmente solo i casi emersi. Ovvero quelli relativi alle infrazioni effettivamente riscontrate presso le dogane elvetiche.

Tanti casi comuni - Casi eclatanti, come quelli dei due pesci o del boa Constrictor, ma non solo: «Per quanto concerne le importazioni illegali di animali la maggior parte riguarda una violazione della legge sull'IVA o di quella doganale», precisa Del Vecchio. L'AFD può pure riscontrare violazioni che concernono la legge sulla protezione degli animali oppure le norme veterinarie.  «Interveniamo in caso di mutilazione di orecchie e coda nei cani oppure per la mancanza di vaccini per quegli animali che provengono da Paesi a rischio rabbia». Ma cosa rischia chi viola queste norme? «Il proprietario sarà obbligato a pagare i dazi dovuti e gli sarà affibbiata una multa. L'animale potrebbe invece venir confiscato oppure vedersi negare l'entrata in Svizzera».

Quei 130'000 avannotti di anguilla che dovevano finire in Cina - Infine Del Vecchio ci cita uno dei casi più eclatanti verificatesi lo scorso anno (per il 2019 non esistono ancora dati). «A gennaio l'AFD ha rinvenuto 130'000 avannotti di anguilla europea (una specie protetta) nei bagagli di due cittadini cinesi che stavano per abbandonare la Svizzera dagli aeroporti di Zurigo e Ginevra. Un mese dopo una parte dei pesci è stata rimessa in libertà nel lago di Morat grazie pure alla collaborazione dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria».

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COMMENTI
 

Tato50 4 anni fa su tio
Se c'è commercio, vuol dire che c'è anche la domanda ! Tralascio poi come certi animali, specialmente cani, vengono importati illegalmente da noi e non credo che vengano lasciati vagabondare. Qualcuno ci "mangia" e altri prendendolo e pagandolo sono correi di questa schifezza !!!!!!!!!!!
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