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GINEVRANel profondo del cervello per combattere i disturbi ossessivo-compulsivi

02.01.20 - 13:16
La sperimentazione è portata avanti dagli Ospedali Universitari di Ginevra
Depositphotos (archivio)
Nel profondo del cervello per combattere i disturbi ossessivo-compulsivi
La sperimentazione è portata avanti dagli Ospedali Universitari di Ginevra

GINEVRA - Gli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG) stanno sperimentando un nuovo approccio per la cura delle persone che soffrono di disturbi ossessivo-compulsivi (DOC) resistenti ai trattamenti attuali, sia farmacologici che di psicoterapia. I pazienti refrattari sono sottoposti a una profonda stimolazione cerebrale.

La terapia consiste «nell'impiantare elettrodi che erogano una corrente a bassa intensità nel cervello per modificare l'attività delle aree profonde», precisa l'ultima edizione della rivista "Pulsazioni", pubblicata oggi. Un paziente su dieci che soffre di DOC potrebbe beneficiare di questo trattamento.

Sono inoltre in corso ricerche presso l'Università di Ginevra (UNIGE), con il sostegno della Fondazione privata HUG, per migliorare la comprensione delle reti neurali coinvolte nei DOC. Gli psichiatri hanno convalidato, nell'ambito di un programma europeo, questo approccio che utilizza la stimolazione cerebrale.

Gli HUG sviluppano anche soluzioni innovative per il trattamento di persone con DOC con l'aiuto di oggetti connessi, applicazioni di telefonia mobile o realtà virtuale. L'idea, secondo "Pulsazioni", è quella di progettare scenari personalizzati che espongano i pazienti alle loro paure. I disturbi ossessivo-compulsivi sono risposte ad ansie ingestibili. La persona che si trova in questa situazione reagisce creando dei rituali che dovrebbero ridurre la sua ansia.

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