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SVIZZERAViolenza domestica, Keller-Sutter favorevole al "localizzatore"

27.12.19 - 10:49
La ministra della giustizia è favorevole ad un sistema di localizzazione che allerti le vittime nel caso in cui l'aggressore si avvicini violando un'ordinanza restrittiva
Keystone
Violenza domestica, Keller-Sutter favorevole al "localizzatore"
La ministra della giustizia è favorevole ad un sistema di localizzazione che allerti le vittime nel caso in cui l'aggressore si avvicini violando un'ordinanza restrittiva

BERNA - Lo scorso anno 24 donne e tre uomini sono stati uccisi in Svizzera dal proprio partner e i tentati omicidi sono stati 52. La ministra delle giustizia Karin Keller-Sutter è favorevole ad un sistema di localizzazione che allerti le vittime nel caso in cui l'aggressore si avvicini violando un'ordinanza restrittiva.

Quel che non va è che simili violenze continuano a prodursi, ha detto Keller-Sutter in un'intervista ai giornali di Tamedia pubblicata oggi. La consigliera federale non ha una risposta definitiva al problema, ma non intende neppure accettare la situazione attuale.

Nel caso di ordinanza restrittiva, la ministra sarebbe favorevole a dotare la vittima di una sorta di "localizzatore" che faccia scattare automaticamente un allarme se l'aggressore si avvicina. In questo modo la vittima avrebbe il tempo di allontanarsi ed avvisare la polizia.

Le organizzazioni femminili sono piuttosto scettiche. Marlies Haller dell'Organizzazione mantello delle case per donne maltrattate della Svizzera e del Liechtenstein (DAO) ha spiegato ai microfoni della radio della Svizzera tedesca SRF che la donna deve mettersi in salvo se il dispositivo lampeggia o emette un suono, ma in realtà spetterebbe allo Stato e alla polizia garantire la sicurezza delle vittime. Anche Doris Binder, che gestisce una linea telefonica di emergenza a Winterthur ha sottolineato che una situazione del genere risulta piuttosto stressante per le donne.

A fine novembre il Consiglio federale aveva sostenuto un postulato della consigliera nazionale Sibel Arslan (Verdi /BL) che chiedeva al governo di esaminare gli strumenti atti a proteggere in maniera più efficace le vittime nei cosiddetti casi ad alto rischio di violenza domestica.

La responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) sta esaminando il modo di migliorare la presa a carico delle vittime di stupro. L'accompagnamento dovrebbe avvenire direttamente nelle procure pubbliche e la vittima avrebbe a disposizione «una persona di contatto che la seguirebbe durante l'intero procedimento penale».  «Oggi l'intero processo è troppo orientato sul colpevole», ha detto Keller-Sutter.

Dal 1° luglio 2020 entrerà in vigore la Legge federale per migliorare la protezione delle vittime di violenza domestica e stalking, che prevede anche l'introduzione di bracciali elettronici per monitorare il rispetto del divieto di contatto o di un'interdizione di accedere a un'area. I cantoni però avranno tempo fino al 2022 per adeguarsi.

Il Consiglio federale non intende invece inasprire la legge sui reati sessuali, considerando come stupro atti sessuali senza esplicito consenso. Lo aveva precisato in agosto rispondendo a una interpellanza di Isabelle Moret (PLR/VD).

Secondo un sondaggio effettuato dall'istituto GfS Bern su circa 4500 donne in Svizzera, almeno una donna su cinque di 16 anni e più ha già subito atti sessuali indesiderati e più di una donna su dieci ha avuto rapporti sessuali contro la sua volontà.

In novembre è stata trasmessa a Karin Keller-Sutter una petizione firmata da 35'000 persone che chiede una revisione del «Codice penale affinché qualsiasi atto sessuale non consensuale possa essere adeguatamente punito e la legislazione svizzera sia conforme alle norme internazionali in materia di diritti umani, come la Convenzione di Istanbul». Il testo, intitolato "Giustizia per le persone che hanno subito violenze sessuali", è stata lanciata dal Amnesty International in collaborazione con una trentina di ong. Chiede di prendere misure e investire le risorse necessarie affinché chi ha subito violenze sessuali sia protetta o protetto e ottenga giustizia.

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