Boom d'infezioni intestinali a Natale. Tutta colpa di come cuciniamo e mangiamo la carne. Intanto i costi della salute aumentano: 10 milioni ogni anno per le infezioni alimentari
BERNA - Sapete quali sono i medicinali più acquistati nel mese di dicembre? Quelli che servono a calmare mal di pancia e problemi intestinali. Bioflorin ad esempio va alla grande. La conferma arriva direttamente da Sanofi, uno dei più importanti fra i grandi gruppi farmaceutici al mondo. Il portavoce dell’azienda, Jacques-Henri Weidmann, ha fatto sapere al portale 20 Minuten che «dicembre è il secondo mese dell’anno in cui un prodotto come Bioflorin - per la soluzione dei problemi intestinali - registra le vendite maggiori».
Anche la Bayer, che in questo settore produce il medicinale Rennie, ha confermato di assistere in questo periodo un aumento delle vendite di farmaci per i problemi intestinali. Stessa tendenza anche per la Zeller, società attiva in prodotti naturali.
Insomma quanto dichiarato dalle principali aziende farmaceutiche conferma che la grande abbuffata natalizia spesso ci porta ad avere problemi di salute. Ed è proprio in questo periodo dell’anno che il numero di svizzeri con problemi di stomaco e diarrea aumenta drasticamente. «Effettivamente durante il periodo delle feste, il numero d'infezioni aumenta notevolmente», ha dichiarato Eva van Beek, portavoce dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).
l motivo è principalmente la carne di pollo contaminata dai batteri. Sotto Natale sono in tanti a mangiare piatti come la fondue chinoise o a grigliare carne direttamente a tavola. Accade così che pezzi di pollo crudo spesso finiscono nei piatti e possono venire a contatto con contorni e verdure. Uno studio dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) mostra infatti che sono proprio la fondue chinoise e l’uso scorretto della carne cruda le cause principali dell'aumento delle infezioni durante le festività.
Ogni anno l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) registra tra le 7000 e le 8000 infezioni alimentari. In questo senso la campilobatteriosi è l'infezione alimentare segnalata più frequentemente in Svizzera. Ad esserne colpiti maggiormente - stando alle cifre dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) - sono i giovani dai 20 ai 29 anni. Il 15% degli svizzeri finisce addirittura in ospedale, e questo ha una diretta conseguenza sull’aumento dei costi della salute. Si calcola ad esempio che i costi a causa delle infezioni alimentari ammonta a circa 10 milioni di franchi, ha spiegato Eva van Beek, portavoce dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).