In caso di cancellazione di voli o di ritardi i viaggiatori avrebbero diritto a un rimborso, ma spesso le loro legittime richieste vengono ignorate
ZURIGO - In caso di cancellazione di voli o di ritardi i viaggiatori hanno spesso diritto a risarcimenti, ma le compagnie aeree ignorano gran parte delle richieste perfettamente legittime e non pagano: è quanto emerge da un'indagine condotta da AirHelp su 51 vettori attivi a livello mondiale e che vede Swiss non brillare.
Chiunque sia interessato dalla soppressione o dal ritardo di un volo ha diritto, a determinate condizioni, a una compensazione finanziaria fino a 600 euro, ricorda in un comunicato odierno AirHelp, società che fornisce assistenza ai passeggeri in questione. Alcune aviolinee respingono però sistematicamente o quasi le richieste di rimborso.
«Nel solo anno corrente più di 6,7 milioni di viaggiatori in Svizzera sono stati interessati da cancellazioni e ritardi», afferma il direttore di AirHelp Svizzera Philippe Strässle, citato in un comunicato. Ma molte compagnie trattano queste persone in modo ingiusto o si rifiutano semplicemente di entrare in materia riguardo a un indennizzo.
In media secondo AirHelp il 58% delle domande legittime viene respinta. Praticamente impossibile (99,9% di no) è ricevere soldi da Tunisair, Vueling (società spagnola) e Bulgaria Air. Anche le due principali compagnie low cost, Ryanair (98%) e Easyjet (87%), hanno tassi molto elevati. Sopra la media sono pure i due vettori elvetici Swiss (61%) - sebbene sia migliorato rispetto al 78% dell'anno scorso - ed Edelweiss (64%). Si comportano per contro bene American Airlines (27%) e Air France (31%).
Secondo AirHelp l'elevato tasso di rifiuto rappresenta una tattica per scoraggiare i passeggeri dal fare valere i propri diritti. «Le compagnie aeree sanno che il cliente medio ci pensa due volte prima di dare mandato a un avvocato o portare una grande azienda in tribunale», afferma Strässle.
Sembra che la strategia delle compagnie funzioni: secondo un'indagine condotta da AirHelp quasi due terzi dei passeggeri rinunciano alla richiesta di rimborso quando vengono respinte dalle compagnie. Inoltre spesso i viaggiatori ignorano semplicemente i loro diritti.